rotate-mobile
Politica

Acquisto quote Fortezza: botta e risposta tra Rossi e Pdl

E' polemica intorno al recente acquisto di quote della Fortezza da Basso da parte della Regione. Il Pdl parla di "marchette a Renzi". Rossi replica: "acquisto interno a un vecchio accordo di permuta"

Alcuni consiglieri regionali del Pdl hanno sollevato un polverone intorno al recente acquisto, da parte della Regione, di quote della proprietà della Fortezza da Basso da Comune e Provincia di Firenze.  Il Pdl toscano ha parlato infatti di “regalo natalizio a Renzi”, di “colpo di mano” e di “marchetta al Comune”.

Il presidente della Regione Enrico Rossi si è affrettato a rispondere agli attacchi chiarendo la vicenda in un comunicato:  “La Fortezza da Basso non fa più parte del demanio statale da novembre 2009. Il passaggio di proprietà è stato sancito da un accordo firmato a Palazzo Vecchio che ha previsto un contratto di permuta a costo zero. A seguito di quell'intesa sette immobili hanno cambiato proprietà. La Regione ha ceduto allo Stato Villa 'Il Poggiolo' (10,5 milioni), sede degli archivi della comunita' europea. Il Comune di Firenze ha passato al Demanio il complesso della Cascine della facolta' di agraria (74 milioni). La Provincia ha ceduto il complesso di Castel Pulci (28,6 milioni), la caserma Tassi di via dei Pilastri (38,6 milioni) e l'ex ostello di villa Camerata (15 milioni). Lo Stato, oltre alla Fortezza da Basso, ha ceduto alla Provincia di Firenze l'ex Convento di Sant'Orsola (20 milioni). Ma l'accordo tra i tre enti prevedeva anche che Regione, Provincia e Regione dovessero partecipare con quote analoghe. A seguito della permuta e dei valori degli immobili ceduti al Comune era stato assegnato il 50,43%, alla Provincia il 42,42% e alla Regione il 7,15%. La Regione si era pertanto impegnata a trovare negli anni 2011 e 2012 le somme necessarie al conguaglio: 20,5 milioni da versare alla Comune, 18 milioni alla Provincia che a sua volta girato avrebbe messo a disposizione 4,59 milioni per il restauro della caserma Quarleri di Sesto Fiorentino in modo da ospitare la facoltà di agraria''.

La patrimonializzazione, ''è quello che e' stato fatto oggi" spiega e conclude Rossi "onorando un accordo firmato. La Regione e' intervenuta infatti con l'acquisto di quote che rappresentano una patrimonializzazione che non interferisce nel complessivo equilibrio del bilancio regionale''. Contemporaneamente la Regione ha deciso di cedere e vendere a Comune e Provincia parte delle proprie quote di Firenze Fiera. Oggi detiene il 31,85% della società, il Comune di Firenze il 9,28% e la Provincia il 9,22. Dopo la vendita, che varrà per la Regione un'entrata di 3 milioni e 291 mila euro, tutti e tre gli enti avranno la stessa percentuale: poco meno del 17 per cento.


   

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Acquisto quote Fortezza: botta e risposta tra Rossi e Pdl

FirenzeToday è in caricamento