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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Rapporto ARPAT: migliora la qualità dell’aria nella Piana Fiorentina

Si conferma nel 2010 la tendenza al miglioramento della qualità dell'aria nella Piana Fiorentina. Permangono alcune criticità relative al PM10, al biossido di azoto e all'ozono

Il rapporto annuale dell’ARPAT sulla qualità dell’aria sarà diffuso a giorni tuttavia sono già disponibili informazioni relative ai principali dati di monitoraggio nell’area fiorentina per l’anno 2010. Le polveri sottili, note come PM10, continuano a diminuire mantenendo il trend dal 2003, e in particolare il triennio 2008-2010 è stato caratterizzato da una definita tendenza al calo di tutte le stazioni della Rete Provinciale. Proprio lo scorso anno, per la prima volta, non si sono registrate situazioni di difformità riguardo alla media annuale per nessuna delle stazioni dell’Area Omogenea. Permangono invece, su alcune stazioni, i superamenti dei valori limite relativi alla frequenza di eccedenze giornaliere. I livelli più elevati di PM10 si riscontrano in prossimità di strade ad alto traffico e in aree residenziali ai margini dell’area metropolitana, dove si manifesta maggiore stabilità atmosferica nelle ore notturne, con conseguente accumulo di inquinanti.

Il biossido d’azoto conferma una situazione critica nei siti di monitoraggio prossimi a strade ad alto traffico. Si noti come a partire dal 2006 il divario fra le stazioni di fondo urbano e di traffico tenda ad accentuarsi, con una tendenza al peggioramento di quest’ultime. L’inquinante ozono, nonostante la tendenza al calo registrata già a partire dal 2008, continua a mostrare eccedenze con superamento del valore obiettivo di otto ore giornaliere di media. Il biossido di zolfo (SO2) non desta preoccupazione da alcuni anni. Dopo la lieve inversione di tendenza rispetto al biennio 2005-2006, imputabile alla riconversione di taluni impianti da gas naturale a olio combustibile pesante.
Il monossido di carbonio rientra ampiamente nei limiti anche nella stazioni di traffico grazie al rinnovo del parco circolante con la progressiva eliminazione delle auto a benzina non catalizzate. Il benzene si conferma stabilmente inferiore al limite fissato come  l’IPA ed i metalli ampiamente sotto controllo.
 

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