rotate-mobile
Politica Borgo San Lorenzo

Protesta dei pendolari del Mugello: “Una settimana da incubo”

I pendolari del Mugello segnalano disagi nella tratta ferroviaria tra Firenze e Borgo San Lorenzo. Sabato 14 maggio l'incontro con i sindaci per chiedere risposte alla Regione

Otto e trentadue, a quest’ora parte l’incubo dei pendolari del Mugello diretti a Firenze. Se tutto va bene e il treno non è in ritardo. Perché questa settimana più volte c’è stato da “aspettare”.
“Un vero e proprio incubo” fanno sapere dal comitato pendolari ma se i ritardi sono un disagio all’ordine del giorno, va peggio per le condizioni di viaggio. Stretti, forzati, stipati nei vagoni i pendolari dicono di sentirsi in un “carro di bestiame”. Martedì scorso i disagi si sono amplificati: alle 6:50 da Borgo San Lorenzo partiva un solo vagone, alle fatidiche 8:32 sul convoglio partito da Borgo San Lorenzo verso Firenze si sono bloccate le porte tanto da richiedere l’intervento del capotreno.

TURISTI - “Il sovraffollamento in questo periodo- spiega il comitato- è dovuto anche all’’incremento di turisti che in questo periodo usano la nostra linea, un trend certamente non nuovo degli ultimi anni e quindi facilmente prevedibile”.
L’assessore ai trasporti Luca Ceccobao aveva qualche mese fa, a gennaio, incontrato e rassicurato i sindaci del Mugello. Ma rimane sulla linea Faentina il binario della questione: a marzo, scrive il comitato, in una comunicazione ufficiale al Consiglio regionale ci si è “dimenticati” dell’impegno che esiste fin dal 1995 per l’elettrificazione della linea, per poi, “come ciliegina sulla torta, riportarne un importo dimezzato”.
I pendolari sabato 14 maggio s’incontreranno con i sindaci del Mugello per risolvere la situazione, sperando non si perda un altro treno.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Protesta dei pendolari del Mugello: “Una settimana da incubo”

FirenzeToday è in caricamento