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Protesta tassisti, il prefetto verifica il silenzio radio delle auto bianche

Il prefetto Giuffrida: "Stiamo approfondendo. Bisogna vedere cosa è previsto nel regolamento comunale, se affettivamente si tratta di un servizio aggiuntivo oppure no". E ipotizza convocazione

“Stiamo approfondendo e cercando di controllare questa situazione delle centralini dei taxi”. Lo conferma il prefetto di Firenze, Alessio Giuffrida, che tuttavia non si sbilancia. Questa volta, infatti, le centrali radio della auto bianche non sono entrambe e simultaneamente guaste, come capitato un paio di settimane fa dopo il semaforo verde alla delibera della giunta Nardella per l’aumento di 70 licenze. Infatti le centrali funzionano e sono operative, sono i tassisti che in vettura non rispondono agli appelli radio. Lavorano solo ‘su piazza’, ignorando le prenotazioni telefoniche per scelta, perché il tavolo di trattativa con Palazzo Vecchio è saltato. “Lo possiamo fare- dicono-: le centrali sono nostre e siamo liberi di rispondere o meno alle chiamate”.

Un’interpretazione che mette in pausa Palazzo Medici Riccardi che ci vuol veder chiaro prima di prendere posiziona: “Di fatto- sottolinea Giuffrida- limitano un servizio pubblico, però dobbiamo capire se c’è questo vuoto… Bisogna vedere cosa è previsto nel regolamento comunale, se affettivamente si tratta di un servizio aggiuntivo oppure no”. Ma in questo, continua, “ci deve dare una mano sicuramente il Comune: lo affronteremo insieme”. Ed è in questo senso che il prefetto non esclude una convocazione delle categorie dei tassisti. “Fino ad adesso richieste dalla cittadinanza non ne ho avute”, però “abbiamo in mente anche questa convocazione, un incontro, da affrontare molto prima del giorno dello sciopero”. Sciopero che, conclude, “è stato comunicato nei tempi previsti, in maniera regolare”. (Agenzia Dire)

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