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Mercato San Lorenzo: torna al mittente il piano alternativo degli ambulanti

In base a quel progetto solo otto banchi dovrebbero abbandonare la piazza ma Palazzo Vecchio insiste: "Lo spostamento di circa 80 banchi resta uno degli obiettivi di quel piano"

Mercato di San Lorenzo, se prima appariva una vicenda complicata, oggi rischia di assomigliare ad un dialogo tra sordi. Ieri gli ambulanti hanno presentato direttamente sulle pagine de ‘La Nazione’ il loro piano alternativo di ricollocamento del mercato: una nuova collocazione delle postazioni grazie a banchi nuovi fiammanti, ridotti rispetto ad oggi. Fin qui tutto bene, poi il nodo della discordia: nella riorganizzazione proposta dagli ambulanti a lasciare piazza San Lorenzo sarebbero ‘solo’ 8 banchini, contro gli 80, cioè tutti, del piano approvato in Palazzo Vecchio. La questione si riavvolge su se stessa ma poi alla fine torna sempre al punto iniziale: la Giunta comunale vuol sgomberare la piazza, i commercianti non hanno intenzione di abbandonarla. E su questo punto nessuno per adesso è disposto a fare un passo indietro. Il Comune per primo, che ieri per bocca del vicesindaco Dario Nardella, ha rispedito elegantemente al mittente la proposta apparsa sul quotidiano fiorentino: “Siamo convinti del nostro progetto di riordino, approvato anche dal consiglio comunale; lo spostamento di circa 80 banchi per liberare l’area di piazza di San Lorenzo resta uno degli obiettivi di quel piano”. Come dire, trattiamo su tutto meno che su l’intero: piazza San Lorenzo.

Lì per il Comune i giochi sono fatti da tempo: liberare lo spazio dalle bancarelle, il restauro del sagrato, una nuova pavimentazione delle vie che circondano la basilica ed il bussino dell’Ataf che metterà in collegamento piazza San Marco con piazza dell’Unità. E gli 80 ambulanti? La cosa per adesso è un po’ fumosa. La proposta più gettonata vedrebbe una quarantina di banchini riempire una restaurata piazza del Mercato, ed i rimanenti reinseriti in altre vie del mercato, come la vituperata via Panicale, oppure dirottati in altri lidi cittadini, e tra questi il nome di Largo Annigoni si è fatto più volte sentire. “Noi non abbiamo mai interrotto il dialogo sulla riorganizzazione dell’area – ha tenuto comunque a precisare il vicesindaco – ma nel realizzarla, dobbiamo tenere in considerazione l’interesse di tutti i fiorentini e non solo degli ambulanti. In ogni caso, valuteremo se le proposte dell’associazione di categoria possano essere in sintonia con gli obiettivi che l’amministrazione si è posta”.

Confronto aperto? Può essere anche se le prescrizioni che invia il vicesindaco ai ‘residenti’ del mercato appaiono più che precise:  “Diciamo no ad un dialogo costruito a partire dai tabù: e ribadiamo che il nostro progetto è serio, non taglia banchi a nessun ambulante, in quanto tutte le postazioni vengono ricollocate nello stesso ambito, con il risultato di riqualificare anche l’area di piazza del mercato centrale”. E si ritorna al punto di partenza: 80 banchi da una parte, 8 dall’altra. Da qui non si scappa. Per adesso c’è un’unica certezza: l’avvio concreto della riorganizzazione, secondo i piani di Palazzo Vecchio, è previsto per il 15 aprile.
 

 

 

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