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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica Scandicci

Scandicci: Idv fa approvare la mozione per la ciclabile fino a Lastra a Signa

L'Italia dei Valori ha fatto approvare una mozione per la creazione di una pista ciclabile tra Scandicci e Lastra a Signa. Per coprire i costi si potrebbe chiedere finanziamenti alla Regione ed alla Comunità Europea

pista-ciclabile_1Muoversi a impatto zero? A Scandicci si comincia a pedalare in tutti i sensi. L’Italia dei Valori ha fatto approvare una mozione per dire basta alle piste ciclabili mozzate, non in sede propria e circoscritte a piccole aree. Il progetto è di creare una pista ciclopedonale lungo il torrente Vingone, una connessione tra Lastra a Signa e il Comune delle Torri.

“Vuole essere un ariete, un apripista – dicono nella sede Idv - per poi estendere il progetto alle zone della città ad alta densità come San Giusto, Casellina e Vingone”. La pista affiancherebbe il torrente Vingone partendo da via Ponte di Formicola per arrivare a via Sant’Ilario, lembo di terra al limite con il Comune di Lastra,  da cui si potrebbe raggiungere con un po’ di “gamba” anche la tramvia al capolinea di Villa Costanza. IL PROGETTO
Lunga 4 km e 800 metri  sarebbe percorribile con facilità in quanto “andrebbe ad estendersi da un minimo di 3,5  fino ad un massimo di 6 – 7 metri”,  su terreno pianeggiante e costruita con materiali di ultima generazione.

Progetto Idv pista ciclabile



Tutto bene? In linea teorica la mozione non ha visto l’insorgere di ostacoli ma “ci sono stati tagli pesanti nel bilancio – racconta l’assessore Marco Pagani -  soprattutto dal lato del sociale e delle associazioni”. Quindi si dovrà cercare di capire come coprire i costi valutando i lavori del consorzio di bonifica, del progetto e della messa in opera.  “Comunque dai nostri studi – dice Piero Bessi – sono piuttosto contenuti”.
SPESE - Come coprire le spese? In Idv ricordano come nel 2013 il mondiale di ciclismo sarà ospitato in Toscana e l’anno successivo forse la partenza del Tour de France da Firenze. I costi potrebbe essere “smaltiti” da un lato con la copertura del Comune sostenuto dalla Regione e dall’altro della Comunità Europea in modo da finanziare in toto l’opera.
Prima di uscire dalla sede Idv spiegano il loro obbiettivo “creare un rete di mobilità sostenibile e integrata per evitare l’uso dell’auto”. Se questo è l’obbiettivo non rimane che pedalare.

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