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Pd a ferro e fuoco, i dem rispondono alle accuse di Bambagioni

Il segretario regionale: "Tutto regolare"

Questa mattina il consigliere regionale Paolo Bambagioni ha accusato il Pd di gravi irregolarità riguardo al tesseramento in vista dei prossimi congressi di circolo. Ha parlato di pacchetti di tessere presentati oltre la data limite entro cui iscriversi, lo scorso 25 settembre, e a Signa ci sarebbe stata una selezione (in salsa renziana) dei nuovi iscritti. E' guerra aperta tra le fazioni di partito per conquistare le poltrone di segretario locale ai congressi.

“In tutta la Toscana, in decine e decine di unioni comunali e in diverse centinaia di circoli, il tesseramento precongressuale del Pd si è svolto con serietà e con pieno rispetto del metodo democratico - ha detto il segretario regionale della Toscana Dario Parrini -. Rifiutiamo con vigore la logica dei polveroni strumentali. Se in qualche singolo caso si pensa che ci siano state condotte scorrette, si chiamino in causa gli organismi di garanzia, che sono a tutela di tutti, e se ne rispetti il pronunciamento, dato che siamo l'unico partito in cui gli organi di garanzia sono affidabili e trasparenti. Quello della macchina del fango è invece un sistema che offende la nostra comunità politica. Per questo lo riteniamo intollerabile."

La consigliera regionale Monia Monni, probabile futura segretaria regionale dei dem e molto vicina all'ex presidente del consiglio Matteo Renzi, è stata accusata da Bambagioni di utilizzare metodi poco democratici. "Non ho idea di cosa si stia parlando - ha detto Monni -. L'unico interessamento alla questione è il fatto che sono venuta a sapere di una segnalazione alla commissione di garanzia del congresso fatta dal segretario comunale Gabriele Scalini rispetto a un tesseramento anomalo fatto a Signa, proprio a opera del consigliere Paolo Bambagioni".

Ferma anche la reazione del dimissionario segretario metropolitano Fabio Incatasciato. “Siamo increduli - ha detto Incatasciato - da quanto affermato da Bambagioni in conferenza stampa. Mi sono occupato direttamente io di assistere il segretario Scalini e abbiamo aperto il partito a tutti, pur rilevando pesanti pressioni e un clima da “truppa cammellata” di Bambagioni che è molto lontano dallo spirito con cui abbiamo gestito il partito in questi quattro anni".

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