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Tramvia: l’Osservatorio Economico prepara gli aiuti per gli esercenti

Potrebbe slittare di qualche giorno la partenza dei cantieri della linea due della tramvia. L'Osservatorio Economico sta studiando le manovre di sostegno per gli esercenti danneggiati dai lavori

Dal due maggio “dovrebbero” partire i cantieri della tramvia che congiungerà la stazione di S.M.N all’aeroporto di Peretola. Il condizionale è d’obbligo visto che forse l’inizio dei lavori slitterà di qualche giorno: “spero che la data sia confermata – ha affermato il sindaco Renzi -. I permessi ci sono tutti. Adesso spetta alle aziende costruttrici muovere il primo passo e in questo non escludo che vi possa essere uno slittamento di qualche giorno”. Cosa non è cambiata è la durata dell’opera; gli ormai celebri mille giorni di realizzazione della seconda linea restano un punto fermo di questa amministrazione.

Ad affermarlo stamani il primo vertice dell’Osservatorio economico Tramvia e Imprese, composto dal vicesndaco Dario Nardella, gli assessori Massimo Mattei e Angelo Falchetti, i delegati dei quartieri, i rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato. L’Osservatorio è lo strumento che il comune di Firenze ha scelto per affrontare gli elementi di criticità e di impatto che si verranno a creare nel tessuto socio - economico della città durante la messa a regime dei cantieri per le linee 2 e 3 della tramvia. E’ stato pensato come dispositivo politico – sociale e seguirà passo, passo, l’andamento dei lavori, affrontando sul campo i contrasti che si presenteranno in corso d’opera. Durante questo primo incontro è stato dato mandato ad un gruppo di tecnici di identificare tutte quelle imprese che saranno fortemente penalizzate dai lavori di realizzazione dei binari tramviari, e che potranno beneficiare di una serie di misure di sostegno allo studio dell’Osservatorio e previste dall’amministrazione.

DISAGI - Tre sono le tipologie dei disagi individuati e classificati dall’Osservatorio cui andranno incontro negozianti e aziende interessate dal cammino dei cantieri: coloro che subiranno le problematiche più gravi, tanto da portare anche alla rilevante scelta della chiusura o del trasferimento dell’attività; poi ci sono tutti coloro che risentiranno dei lavori in maniera un poco più lieve, ma comunque importante, verso i quali sarà necessariamente garantito un supporto; ed infine i più “fortunati”, i più lontani da ruspe, martelli pneumatici ed escavatori. Così come saranno tre le forme e le risposte che Palazzo Vecchio intende adoperare per garantire la continuità commerciale: fiscalità locale, accesso al credito e ammortizzatori sociali.

“Apprezziamo lo sforzo compiuto dal Comune di Firenze nel dar vita all’Osservatorio sull’impatto economico delle nuove linee della tramvia e l’attenzione prestata alla questione - ha dichiarato Gianna Scatizzi, presidente di Confartigianato Imprese Firenze. E’ imperativo però che alle parole seguano i fatti e che l’amministrazione concretizzi gli impegni assunti con le associazioni, quali l’abbattimento della fiscalità locale, la creazione di un fondo creditizio ad hoc e l’estensione della Cig in deroga ai dipendenti delle aziende danneggiate, in strumenti cui le imprese abbiano accesso agevole”. Adesso la palla passa ai tecnici; saranno loro che dovranno ricercare soluzioni concrete da incasellare in un apparato burocratico accessibile e trasparente, come richiesto dai membri dell’Osservatorio.
 

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