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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Maggio, nuovo teatro in versione double face: un po' musica, un po' business

Così la convenzione tra Fondazione e Palazzo Vecchio che si divideranno a metà la gestione dei costi della struttura, circa 3 milioni l'anno. Costi di gestione che Nardella vuol sopperire affittando la struttura a eventi culturali e commerciali

Sono tre i milioni di euro che il Comune di Firenze stima per la gestione economica dell'Opera Firenze, il teatro 'casa' del Maggio musicale fiorentino. Una cifra che, grossomodo, sara' spaccata e sorretta da due mani: una meta spettera' dalla Fondazione lirica per le spere riconducibili direttamente al cartellone del Maggio (opere, concerti); il restante (l'altra meta', circa 1,5 milioni di euro) a Palazzo Vecchio. Lo prevede una delibera di giunta licenziata dal Comune di Firenze e illustrata dal sindaco Nardella durante la presentazione del 78esimo Festival del maggio musicale (al via dal prossimo 30 aprile con il ‘Fidelio’ di Beethoven).

Costi, quest'ultimi, che Palazzo Vecchio e' intenzionato ad ammortizzare utilizzando il teatro "non solo per attivita' culturali- spiega Nardella- ma perche' no, anche per eventi economici e commerciali, come del resto e' gia' successo in passato". Su questo fronte "siamo pronti a farci carico direttamente degli scompensi previsti nel piano triennale". Questo almeno finche' la macchina dell'Opera Firenze non sara' "a regime". Concetto che, secondo il sindaco, significa far viaggiare la struttura ed aprirla alle opportunita' legate alla citta': "Il teatro- spiega- non sara' solo la casa della musica classica, ma la casa di tutta la musica e anche della cultura".

Insomma per compensare le spese di gestione e magari incassare, la ricetta sta nel tenerlo aperto e produttivo piu' a lungo possibile in 'modalita' multitasking'. Il tutto, per quel che spetta alla parte in capo a Palazzo Vecchio, con tanto di tariffario affitti (che ancora e' in definizione e "si adattera' elasticamente all'importanza degli eventi", spiegano dal Comune): 10.000 euro per gli eventi culturali; 30.000 per quelli commerciali. Eventi, iniziative, precisa subito il sindaco, "che saranno sottoposti, vista la struttura, ad una sorta di vaglio di merito. Qui non faremo la sagra della mortadella". Non solo, sempre per quel che riguarda il funzionamento della macchina intesa come costi e ricavi, Nardella ricorda il lancio a breve "dell'avviso pubblico per l'utilizzo dell'ultimo piano del teatro".

Un passaggio, quello della gestione, che rappresenta il cuore della convenzione tra il Comune di Firenze e la Fondazione lirica "che verra' ultimata a brevissimo", sottolinea Francesco Bianchi, sovrintendente del Maggio musicale. Si tratta di una convenzione, prosegue, "che ricorda quella del parco della Musica di Roma". Tra i punti fermi, "la residenza della Fondazione nel nuovo teatro. E' qui, in pratica, che il Maggio deve svolgere la propria attivita' istituzionale". E' per questo che "comunicheremo al Comune- prosegue Bianchi- la programmazione del Maggio con almeno un anno di anticipo"; cosi' facendo Palazzo Vecchio "avra' tempo per gestire e organizzare i propri appuntamenti dentro la struttura". Su questa logica Nardella chiude con una metafora: "e' come avere un grande aereo: non puo' stare fermo in aeroporto, altrimenti rappresenta solo un costo; dobbiamo farlo volare".

MAGGIO SENZA CORPO DI BALLO – Nuova la casa, e accordo di gestione in via di definizione, e una conferma dolorosa: Il Maggio musicale dice addio, per ora, al corpo di ballo. La conferma arriva da Bianchi: "I mezzi economici non ci consentono di sviluppare la danza cosi' come il nostro teatro merita e vuole. Di questo abbiamo gia' informato i sindacati. In questo momento abbiamo diciassette tersicorei: cinque sono prossimi alla pensione e il piano triennale prevede mezzi per prepensionarli. Ne restano dodici, numero che non permette un corpo di ballo. I mezzi per arrivare questo sono molto rilevanti". Per Bianchi si tratta di "una scelta dolorosa: avevo un letto da due metri, con una coperta da un metro e mezzo. Per questo ho deciso cosa lasciare scoperto. Se non avessi fatto cosi' avrei portato la fondazione in una situazione identica a quella in cui si trovava al momento del commissariamento".

NO SECONDI ALLA SCALA DI MILANO – "Il Maggio ha superato la malattia, ora siamo nella fase di convalescenza. Dobbiamo avviarci verso la guarigione". Lo dice Nardella che si sofferma anche sui casi più scottanti. Gli stipendi che “grazie all'arrivo della prima tranche del contributo triennale 2014-2016 previsto dal piano di risanamento, abbiamo risolto e riallineato la questione stipendi, tema giustamente sentito dai lavoratori". I 50 esuberi previsti dal piano di risanamento che il sindaco assicura traghetteranno in Ales “nelle strutture dell’ex polo museale fiorentino  con contratti a tempo indeterminato”. Detto questo, per il sindaco però è il tempo dell’orgoglio: ora, continua, "il nostro Teatro e' una Ferrari, abbiamo tutto per trasformarlo in uno tra i piu' apprezzati e importanti al mondo".

Il foyer dell'Opera Firenze

In questo, spiega Nardella, dobbiamo "scrollarci di dosso la sindrome dei secondi della classe" rispetto alla "Scala di Milano. Il teatro che fa le cose piu' importanti in Italia per i bambini e' l'Opera di Firenze: sono 4.000 i bambini fiorentini che cantano e studiano a scuola 'Fidelio' di Beethoven. Mi dispiace per il mio amico e collega sindaco Pisapia, ma qui siamo i primi". Orgoglio e un pizzico di rivalita' sottolineata anche dal soprintendente della Fondazione, Francesco Bianchi, che nel presentare 'Fidelio', l'opera che inaugurera' il Festival del Maggio il prossimo 30 aprile, non manca di far notare come la messinscena di Firenze avra' un "cast straordinario che non ha nulla da invidiare al cast che ha aperto la stagione della Scala".

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