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Caso Open Arms: Matteo 'salva' Matteo

La Giunta del Senato nega l'autorizzazione a procedere contro il leader del Carroccio. I renziani si astengono

Con 13 “sì” a favore della relazione del presidente della giunta Maurizio Gasparri, 7 “no” e 3 senatori di Italia Viva che non hanno partecipato al voto, la Giunta per le immunità del Senato ha respinto la richiesta di autorizzazione a procedere per l'ex ministro dell'Interno sul caso Open Arms.

Salvini è accusato dal tribunale dei ministri di Palermo di sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio per la vicenda della nave dei migranti, bloccata a largo per alcuni giorni, prima dello sbarco a Lampedusa, nell'agosto 2019.

Hanno votato “no” Lega, Fi, Fdi, Autonomie, la M5S Riccardi (in dissenso dal suo gruppo) e l'ex grillino Giarrusso. Il partito di Matteo Renzi ha deciso di non partecipare al voto.

“Ci rimettiamo all'aula. Non c'è stata a nostro parere un'istruttoria seria, così come avevamo richiesto sia in questo caso che nella vicenda Gregoretti” ha detto il capogruppo di Italia Viva in Giunta per le autorizzazioni del Senato, Francesco Bonifazi.

“La motivazione principale per cui Italia Viva decide di non partecipare al voto risiede però nel fatto che, dal complesso della documentazione prodotta, non sembrerebbe emergere l'esclusiva riferibilità all'ex ministro dell'Interno dei fatti contestati” ha aggiunto Bonifazi.

Un’astensione, quella dei tre senatori di Iv in giunta, alla fine non determinante ai fini del risultato. Ma che pure, secondo gli osservatori, rappresenta un 'segnale politico' importante.

Il leader del Carroccio aveva dalla sua parte, sulla carta, undici voti sicuri su 23 (5 Lega, 4 Forza Italia, 1 Fratelli d'Italia, 1 Autonomie) più quasi sicuramente il voto dell'ex M5s Mario Giarrusso.

Dopo l’annuncio dell’astensione di Iv, i voti a favore del processo sono calati in teoria a 8 (Anna Rossomando del Pd, Pietro Grasso di Leu, Gregorio de Falco del Gruppo Misto e i 5 senatori M5s).

Ma alla fine Alessandra Riccardi (M5s) ha votato no in dissenso dal gruppo. E i voti contrari sono diventati 13. La parola finale spetterà comunque all'aula di Palazzo Madama, che entro fine giugno dovrà pronunciare il verdetto definitivo.

“I senatori hanno votato liberamente stabilendo che tutto il governo era d'accordo, anche quel pezzo di governo M5s, da Conte a Di Maio, che dice 'no, non sapevamo nulla, non eravamo d'accordo'. La giunta ha stabilito che ho fatto il mio dovere da ministro. Io non ho cambiato idea rispetto all'anno scorso, altri sì” ha commentato dopo il voto il leader della Lega Matteo Salvini in diretta Facebook.

I renziani, dal canto loro, hanno rivendicato la decisione presa: “No, non abbiamo salvato Salvini, se Iv si è astenuta è perché abbiamo scelto la strada della coerenza e siamo garantisti anche con i nostri avversari” ha scritto in un post il vicepresidente della Camera di Italia Viva, Ettore Rosato.

“L'istruttoria della Giunta è stata incompleta: abbiamo chiesto più volte di avere alcune informazioni. Ad esempio, se la decisione sulla Open Arms era stata assunta solo da Salvini o vi era stato un avvallo del Governo nella sua collegialità. Queste informazioni ad oggi non ci sono state fornite” ha aggiunto Rosato.

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