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Tramvia e stadio, Nardella dà i tempi: "Tutto fatto entro la fine del mandato"

Il sindaco: "Tra cinque anni, alla fine di questa legislatura, puntiamo sul nuovo stadio e la nuova tramvia. Questo è l'obiettivo". Nodo Cittadella, la Fiorentina punta ad 'allargare' l'area Mercafir

Dopo un lungo penare - che andava avanti da quando nella sala di Clemente VII, a Palazzo Vecchio, sedeva Matteo Renzi - la Fiorentina, sul nuovo stadio nell’area Mercafir, ha messo la prima vera pietra. Un pacco di fogli di carta pesanti, però, come un blocco di marmo di Carrara. Un po’ perché a Firenze, prima viene la Fiorentina poi tutto il resto. Un po’ perché, anche se il Comune, all’interno dello strumento urbanistico aveva apparecchiato l’operazione, sembrava mancasse la volontà dei Della Valle ad investire in un’area poco congeniale (troppo piccola rispetto alla ‘prateria’ di Castello, la prima scelta- cancellata poi dall’intervento della magistratura- all’epoca dell’invenzione della ‘Cittadella Viola’). Sembra, non lo è più, visto che la società viola lunedì, presentando lo studio di fattibilità dentro all’area Mercafir, ha cementificato la volontà di andare avanti: uno stadio da 40mila posti, core business di un piano corredato da una serie di attività commerciali e culturali.

Ora la palla passerà al Comune che si rifarà alla legge sugli impianti sportivi che porta il nome di Filippo Fossati e lo stesso sindaco di Firenze, Dario Nardella, nell’anno passato a Montecitorio. Una norma che, di fatto, slega e alleggerisce le procedure burocratiche di fattibilità: il Comune competente che ha 90 giorni per valutare e approvare la congruità dello studio di fattibilità e il piano finanziario; approvato il piano l’iter dovrà passare nei 120 giorni successivi al vaglio di un'unica conferenza dei servizi. Teoricamente, in 210 giorni la pratica si potrebbe chiudere e alla Mercafir, poco dopo, potrebbero arrivare le ruspe. In teoria. Repubblica Firenze, questa mattina, è stata un po’ più cauta, e ha ipotizzato l’inizio dei lavori a settembre 2015, 14 mesi da oggi.

NARDELLA, IN 5 ANNI TRAMVIA E STADIO – Sempre sulla stampa locale, ma sul Corriere Fiorentino, Nardella nel giro di tre anni ipotizza la realizzazione dell’impianto immaginato dalla Fiorentina. Una linea temporale, senza virgolettati, in parte ridimensionata dal sindaco questa mattina ai microfoni di Lady Radio e che tuttavia sta in piedi con l’infrastruttura centrale della legislatura Nardella, la tramvia linea 2 e 3: “Tra cinque anni, alla fine di questa legislatura, puntiamo sul nuovo stadio e la nuova tramvia. Questo è l’obiettivo. Il Quartiere 5, ma direi tutta la città cambierà davvero volto. La linea 2 della tramvia entrerà in esercizio entro la fine del 2016, la tre entro il 2017; lo stadio verosimilmente sarà ultimato dopo il 2016”, anche se, ha precisato il sindaco, “in questo caso il cantiere non inciderà sulla viabilità”.

C’è questo ma c’è anche altro. Questioni di ettari, come racconta questa mattina Repubblica Firenze, in un pezzo a firma Massimo Vanni:

Solo 7,5 ettari, cioè 75mila metri quadrati, saranno occupati dallo stadio. Il resto è stabilito dal Piano strutturale già in vigore: l8mila metri saranno destinati a spazi commerciali, a negozi. Aggiuntivi, probabilmente, ai bar ai ristoranti e agli sky box che verranno realizzati all’interno dello stadio. Per la ricezione turistica, cioè per l’albergo, sono stati previsti invece 4mila metri quadrati. Il resto riservato ad uffici. Non solo.

Nonostante la vicinanza con l’aeroporto e la futura linea 2 ( attraverserà viale Guidoni ), le coordinate del Piano strutturale prevedono una nuova piazza e anche un parcheggio da 3.700 posti auto all’angolo tra il tracciato ferroviario per l’Osmannoro e via dell’ Olmatello. Ma è proprio il 'puzzle' il problema. La Mercafir va comunque stretta per una Fiorentina proiettata verso i grandi investimenti: “Nell’area Mercafir tutto quello che volevamo fare noi non c’entra”, ebbe a dire già alla fine dello scorso anno il presidente operativo Mario Cognigni. E proprio la convinzione che la Mercafir sia insufficiente spinge i Della Valle a non considerare chiusa la partita: “Acf Fiorentina manifesta comunque fin d’ora la propria disponibilità a presentare un nuovo studio di fattibilità qualora il Comune dovesse individuare un’area di versa da quella attualmente ipotizzata”. Un modo per porre il problema. E per avvertire Palazzo Vecchio che la ricerca di aree extra non è finita.

Puntare su Castello? Potrebbe essere in teoria una soluzione per ‘allargare’ la Mercafir: ma la proprietà dell’area è ancora oggi nelle mani di Unipol-Sai e non è chiaro cosa ne sarà del progetto Castello e della stessa proprietà dei terreni ormai edificabili. E se anche i Della Valle finissero per acquistare qualche appezzamento da Unipol, si dovrebbe comunque ridisegnare daccapo il progetto Castello. Ci sono però ancora terreni ‘liberi’ nelle immediate vicinanze della Mercafir. Quelli per esempio a nord , lungo il viale Guidoni, davanti in pratica al Palazzo di giustizia. Terreni sui quali i patron viola, a quanto si dice, avrebbero già messo gli occhi , anche se alla fine è mancata l’intesa economica tra privati. O quelle invece a sud, lungo il viale XI Agosto. Ma si tratta comunque di ipotesi.

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