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Aeroporto Firenze, Riggio: "Nuova pista entro il 2017, come da programma"

Il presidente dell'Enac detta le tappe di un percorso serrato: la Via entro fine anno, poi la conferenza dei servizi e infine la gara per l'assegnazione dei lavori a metà 2016. Sulla lunghezza della pista non torna indietro: 2.400 metri

Il potenziamento dell’aeroporto di Firenze “entro il 2017, come in realtà avevamo programmato”. Sono i tempi dettati da Vito Riggio, presidente di Enac, ieri a Firenze per una tavola rotonda sullo scalo fiorentino. Un percorso a tappe forzate che si avvierà una volta dato parere positivo alla valutazione di impatto ambientale (Via) in esame al ministero dell’Ambiente, che “spero arrivi entro l’anno”. Poi, ad inizio 2016, l’avvio della conferenza dei servizi per il potenziamento dell’aeroporto di Firenze dove “tutti gli enti locali interessati diranno la loro ma evidentemente con tempi raccorciati il più possibile, senza cioè comprimere il dibattito visto che bisogna arrivare all’opera”. In sostanza, continua, entro la primavera del 2016 “si dovrebbe esaurire il ciclo amministrativo”. Una volta concluso questo passaggio il via alla gara europea per l’assegnazione dei lavori in cui “servono 60 giorni” per l’individuazione dell’azienda incaricata dei lavori.  “Ragionevolmente quindi dico che- sottolinea il numero uno di Enac- che entro la fine del 2016 noi potremmo avere l’opera iniziata e finita nel 2017”.

PISTA DA 2.400 METRI, DECIDE ENAC - Sulla lunghezza della nuova pista “gradiremmo non litigare” con il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi “che stimiamo”. Tuttavia Riggio avverte: “la nostra posizione”, che prevede una soluzione sui 2.400 metri di lunghezza (contro i 2.000 della Regione), è quella espressa “da un ente tecnico a cui, a livello internazionale, sono affidate delle funzioni e non possiamo che esercitarle. Ovviamente anche noi possiamo sbagliare ma la nostra posizione, dopo molte riflessioni, è quella lì e tale è rimasta”.

CARRAI: SERVONO E PRESTO 100 MLN DI RISORSE PUBBLICHE – Il piano finanziario economico-finanziario che accompagna il masterplan “prevede un investimento di 300 milioni di euro, di cui 150 con mezzi propri e 150 da finanziamento dello Stato”. Lo precisa Marco Carrai, presidente di Toscana Aeroporti, che sottolinea: “50 milioni sono già stati ammessi dalla precedente legge, il cosiddetto ‘Sblocca Italia’. In una lettera abbiamo avuto rassicurazioni dall’allora ministro Lupi: lo Stato avrebbe concorso fino a 150 milioni di euro. Noi auspichiamo che queste risorse arrivino, anche perché gli aeroporti di Firenze-Pisa sono stati inseriti tra gli scali strategici, quindi possono essere ammessi ai finanziamenti che speriamo arrivino presto”.
 

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