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Autorità idrica: al Pd la presidenza tra le urla. Nogarin: "Ricorro al Tar"

Emilio Bonifazi, sindaco di Grosseto, è il nuovo presidente dell'Autorità idrica toscana (Ait). Il sindaco di Livorno, il grillino Nogarin, parla di "golpe bianco". Baruffa tra sindaci Pd e esponenti dei Forum dell'acqua

Emilio Bonifazi, sindaco di Grosseto, è il nuovo presidente dell’Autorità idrica toscana (Ait), l’ente pubblico in cui sono rappresentati i Comuni toscani e che si occupa della programmazione del servizio di acquedotti, fogne e depurazione. La scelta è arrivata al termine dell’assemblea dell’Ait- che si è tenuta a Firenze, all’interno della ‘Casa dell’Arno’, nel parco delle Cascine- a cui hanno partecipato 42 sindaci. La questione, tuttavia, non si limita alla nuova presidenza. La partita, infatti, si è arricchita di una coda di polemiche, aspre, che hanno visto protagonista il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin. Che in questa vicenda gioca il doppio ruolo del grande sconfitto e del ‘capo popolo’. Con ordine: l’affaire Nogarin alla presidenza dell’Autorità idrica toscana nasce a giugno scorso, quando il Movimento 5 Stelle, dopo la Parma di Pizzarotti, ha strappato al Pd il primato in uno dei feudi rossi della Toscana e d’Italia. Lo ha strappato scontrandosi con il candidato ‘dem’ Ruggeri e subentrando alla guida della città labronica al posto dell’ex sindaco Pd, Alessandro Cosimi, allora presidente dell’Ait. L’elezione di Livorno, quindi, ha anticipato la naturale scadenza degli organi dell’ente idrico in carica, fissata nell’ottobre 2015.

Da qui l’antitesi: con la maggioranza dell’assemblea che ha ritenuto di procedere a nuove elezioni; con Nogarin a reclamare il vertice dell’Ait sulla linea del mero avvicendamento con Cosimi sul solco della della presidenza livornese. Una dicotomia politica-procedurale che per adesso si è chiusa con la nomina di Bonifazi ma che domani potrebbe riaprirsi se Nogarin darà seguito a quel che ha ipotizzato al termine dell’assemblea: il ricorso al Tar. Una via che potrebbe rafforzarsi anche su quanto successo nel corso dell’elezioni.

GUERRA DELL'ACQUA: "FASCISTI, LADRI"; "A CHI?". E SI SFIORA LA RISSA | VIDEO

Ai lavori dell'assemblea hanno assistito, infatti, anche alcuni esponenti del ‘Forum dei movimenti dell'acqua’ che, alla mancata elezione di Nogarin, hanno protestato animosamente: “Ladri, vergogna, buffoni”, hanno gridato all’indirizzo degli amministratori presenti”. E Poi: “Fascisti, fascisti”. Un coro, quest’ultimo, che ha mandato su tutte le furie il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, che si è alzato di scatto dalla sedia e ha urlato in faccia ai manifestanti: “A chi lo dite fascista, a chi lo dite fascista? Io fascista non sono mai stato, avete capito?” E’ a quel punto ha preso la parola il sindaco Nogarin: “Visto il risultato della votazione io mi allontano dall’assemblea e mi riservo naturalmente di ricorrere, come già avevo anticipato, al Tar”. Oggi, sottolinea Nogarin all’uscita, “è accaduta una cosa triste. La gente è con me, ma qui è successo un qualcosa di assolutamente non democratico”.

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