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Segreteria Pd, Nardella a Roma si candida... “a portare nuove idee”

Tanto rumore sulla convention del sindaco, che però resta tutto in standby. Bonaccini lo invita: “Vediamoci”

Tanto rumore per nulla, si potrebbe dire. O comunque, per poco. Ieri al Cinema Quattro Fontane di Roma è andata in scena la convention nardelliana di 'Idea Pd', annunciata da tempo. Chi si attendeva l'annuncio del sindaco di Firenze Dario Nardella a candidato per la segreteria del Pd, però, è rimasto deluso.

“Stamani ci candidiamo...”, ha infatti detto Nardella, lasciando per qualche secondo la platea in suspense “a portare idee, ad ascoltarci a vicenda, a confrontarci e a costruire con pazienza e sacrificio una nuova comunità democratica”.

Ad ascoltarlo c'erano circa 250 persone, un centinaio venuti da Firenze, compresi diversi assessori e consiglieri comunali. C'erano, tra gli altri, i sindaci di Bologna e Pesaro, Matteo Lepore e Matteo Ricci e l'ex sindaco di Rimini e ora parlamentare Andrea Gnassi. Collegati in streaming il presidente della Puglia Michele Emiliano e il sindaco di Prato Matteo Biffoni.

In sala anche l'ex parlamentare Gennaro Migliore, già avvistato all'incontro nardelliano del Tuscany Hall: Migliore che nella sua carriera politica è andato da Rifondazione comunista fino ad Italia Viva, che però non l'ha ricandidato alle ultime elezioni. Ora cerca nuovi posizionamenti?

“Abbiamo scelto il titolo 'Idea Pd' perché c'e' bisogno di idee e di spalancare le porte a chi voglia portare un po' di acqua a questo grande mare. Ora più che mai è fondamentale aprire le nostre porte ad aria nuova e fresca", prosegue intanto Nardella dal palco.

Nardella chiede di "dare gambe a una nuova identità chiara e non basata sulle alleanze, sulle quali c'è una discussione stucchevole: si fanno quando hai chiara direzione e identità, abbiamo anni davanti a noi, una maratona difficile ma possibile. Dobbiamo costruire unanon  casa di paglia o di legno modello Ikea, ma di mattoni”.

"Dobbiamo lavorare per un partito dove possano convivere riformismo e radicalità. Non sarà una corsa di 100 metri, ma una maratona. Il nostro obiettivo è costruire una nuova casa democratica e anche una nuova leadership di questa nuova comunità. Non dobbiamo aver paura di leadership forti ma temere le leadership solitarie. Costruiamo una agenda alternativa animata da una visione di Paese e politica, per far ripartire la rigenerazione del nostro partito e di tutto il centrosinistra", prosegue il sindaco.

Poi il primo cittadino ribadisce un 'no' a “rese dei conti, personalismi, signori delle tessere e scontri tra gruppi organizzati. Non vogliamo un congresso in cui chi vince prende tutto e chi perde se ne va. Il congresso - conclude -, deve essere l'occasione per voltare pagina una volta per tutte”. L'assemblea 'Idea Pd' (ennesima corrente?) si chiude, così come la scampagnata dei tanti accorsi da varie parti d'Italia.

Poco dopo il presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, per ora unico candidato ufficiale alla segreteria Pd, fa sapere: "Ho chiesto Nardella di vederci nei prossimi giorni per discutere insieme e amalgamare proposte e istanze che vengono dai territori e dalle competenze che gravitano nel campo democratico”. Che farà allora Nardella? Si candida o sale sul carro di Bonaccini?

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