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Nardella e Rossi replicano a Salvini: “A Firenze manifestazione nazionale contro il razzismo”

Appello congiunto di sindaco e presidente di Regione: “80 anni fa le leggi razziali, la democrazia non è scontata”

Una mobilitazione nazionale contro il razzismo e le politiche del ministro dell'Interno Matteo Salvini su rom e immigrazione, da organizzare a Firenze la prossima settimana. E' l'appello, dopo l'annuncio shock del leader della Lega di voler attuare un “censimento dei rom”, del sindaco di Firenze Dario Nardella e del presidente della Regione Enrico Rossi, pubblicato con una lettera congiunta su Facebook, firmata da entrambi.

“E' giunta l'ora che si facciano sentire le voci di tutte le persone oneste e libere. Scendiamo in strada, animiamo le piazze, i luoghi di lavoro, le sedi dei partiti, dei sindacati, dell'associazionismo laico e cattolico dando vita a un'insorgenza democratica. Per risvegliare le coscienze dormienti e ricordare che nessuno è al riparo”, si legge nella lettera-appello.

“Il nuovo governo si è subito contraddistinto per una propaganda basata sulla discriminazione razziale ed etnica. Questa propaganda manipola e distorce il linguaggio, usa le ansie, le paure, le fragilità dei cittadini, spingendoli verso l'odio e il disprezzo degli altri. I poveri diventano cattivi, pericolosi e, soprattutto, stranieri, con parole d'ordine solo apparentemente nuove ma connesse alle pagine più nere della storia italiana”, proseguono Nardella e Rossi.

Sindaco e governatore ricordano poi le parole della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti, che in occasione del dibattito sulla fiducia, quasi 'prevedendo' gli sviluppi politici successivi, prese una posizione netta con queste parole: “Mi rifiuto di pensare che la nostra civiltà democratica sia sporcata da leggi speciali contro i nomadi, se accadrà mi opporrò con tutte le forze”.

“Le leggi razziali non arrivarono all'improvviso, ma fermentano lentamente, attraverso l'individuazione di presunti nemici del popolo eletti a capro espiatorio e attraverso l'istigazione all'odio - proseguono Nardella e Rossi -. Gli immigrati di oggi come gli ebrei, gli omosessuali, i Rom e i Sinti negli anni '30 (le leggi razziali furono emanate dal regime fascista nel 1938, ndr)”.

“Ma libertà e democrazia non sono mai scontate, si difendono giorno dopo giorno. Per questo non possiamo star fermi”, aggiungono, ricordando come durante il fascismo “tra il '35 e il '38 l'apparato razzista fu sperimentato in anteprima nelle colonie dell'Africa orientale e con il censimento degli ebrei, con la complicità di scienziati e intellettuali”.

Infine l'appello alla mobilitazione (che può essere sottoscritto con una mail a insiemecontroilrazzismo@gmail.com), rivolto anche al Presidente della Repubblica e al mondo dell'informazione “perché le parole degli esponenti di questo governo siano valutate negli effetti lesivi dei principi costituzionali. Chiamiamo i rappresentanti delle istituzioni democratiche, i partiti e le forze sociali a sottoscrivere questo testo e a impegnarsi per organizzare nella prossima settimana una manifestazione pubblica, dandoci appuntamento a Firenze”.

Matteo Salvini invece sarà in Toscana venerdì, 22 giugno, in un tour elettorale in vista dei ballottaggi del 24 giugno che lo vedrà passare per Siena, Campi Bisenzio, Massa e Pisa. Sembra invece che, a dispetto delle voci degli ultimi giorni, non sia prevista nessuna visita al campo rom fiorentino del Poderaccio.

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