rotate-mobile
Politica

Nardella fa gli auguri a Firenze: "Nel 2016 non alzo le tasse, lo prometto"

Il sindaco sceglie "pazienza e fiducia" come parole chiave del nuovo anno "per una città che sta vivendo una grande trasformazione, ora alla prova dei fatti". E promette: "non alzo le tasse di un euro"

Il 2016 per Firenze “sarà l’anno della prova dei fatti. E’ questo il titolo”. Per questo, a pochi giorni dalla fine del 2015, guardano all’anno che verrà, il sindaco Dario Nardella pesca dal vocabolario due parola chiave: “fiducia e pazienza”. La Fiducia, sottolinea durante il tradizionale incontro di auguri di buon Natale con i giornalisti, “come chiave emotiva e politica”; la pazienza, e qui si rivolge direttamente ai fiorentini, “perché sarà un anno molto difficile visto che dobbiamo portare avanti la trasformazione di Firenze che, e lo dico senza enfasi, è la più grande da quando la città è stata capitale d’Italia” 150 anni fa. E qui il riferimento è al “miliardo e mezzo di euro su opere pubbliche o di interesse pubblico, tra quelle già in corso e quelle che arriveranno: penso alla tramvia, i grandi cantieri di Autostrade, il termovalorizzatore, l’aeroporto che vivrà il suo anno delle verità”.

C’è poi “un altro miliardo e mezzo di euro di investimenti privati liberati dal nuovo regolamento urbanistico. Tre miliardi di euro concentrati in 5 anni, una cifra che fa venire la pelle d’oca se pensiamo che tutto sommato il contesto italiano non è in grande espansione”. Sarà poi, continua, l’anno della “riqualificazione di Sant’Orsola, farò di tutto per risolvere la questione”. La partita “sul progetto per il nuovo stadio”, ma anche “l’attenzione per le periferie, che continueranno ad essere il leitmotiv dei nostri sforzi”, perché Firenze “non può essere solo una città vetrina”. Un quadro in cui il sindaco fa un preciso riferimento ai lavori per la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia che “dovranno proseguire”. E qui “se mi immagino l’impatto dei cantieri su via Guido Monaco, mi spavento fin d’ora. Però io confido molto nella consapevolezza dei fiorentini sul fatto che la città sta cambiando”.

Una sfida complessiva, quindi, “che vinciamo o perdiamo. Non ci sono vie di mezzo e non ci possiamo accontentare di un pareggio, questa la dobbiamo vincere. Guardando indietro, il primo cittadino poi ha fatto un breve excursus su quel che la città ha vissuto negli ultimi 12 mesi, dagli incontri internazionali alla visita del Papa dello scorso 10 novembre: un “sfida vinta”, anche perché “nei momenti difficili a Firenze diamo il meglio e facciamo sparire tutti i cliché”, come l’antica rivalità tra “guelfi e ghibellini”. Certo, conclude, l’agenda 2016 non è un po’ più povera di grandi eventi, però “avremo il cinquantesimo anniversario dell' alluvione del '66: siamo già al lavoro perché quel momento non rappresenti solo un malinconico ricordo, ma possa costituire l'opportunità per noi e per la Regione Toscana di mettere in sicurezza il nostro territorio”. (Agenzia Dire)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nardella fa gli auguri a Firenze: "Nel 2016 non alzo le tasse, lo prometto"

FirenzeToday è in caricamento