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Morte Magherini, il presidente Rossi scrive al padre: "Sia fatta chiarezza"

Il governatore della Toscana: "Se emergessero delle responsabilità, queste vengano perseguite giacchè ogni cittadino deve essere uguale di fronte alla legge. Ancor più se esso è preposto alla tutela dell'ordine pubblico"

Sulla morte di Riccardo Magherini, "sia fatta al più presto chiarezza e, se emergessero delle responsabilità da parte di chicchessia, queste vengano perseguite giacché ogni cittadino deve essere uguale di fronte alla legge. Ancor più se esso è preposto alla tutela dell'ordine pubblico o dell'amministrazione della giustizia". Lo ha scritto Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, in una lettera indirizzata a Guido Magherini, il padre del 40enne morto nella notte fra il 2 e il 3 marzo durante un arresto in Borgo San Frediano.

Il governatore nella lettera continua scrivendo di essere rimasto colpito "dalla grande dignità" con la quale Guido Magherini si è rivolto nelle settimane scorse, al ministro Andrea Orlando, per chiedere giustizia: "Voglio anche credere che, attraverso chiare indagini, fondate su testimonianze oculari e registrazioni video, così come su perizie tecniche, la giustizia potrà e dovrà accertare le eventuali responsabilità". Nella missiva Rossi si sofferma anche sulla chiusura delle indagini da parte della procura di Firenze, che ha indagato 7 persone (i 4 carabinieri che bloccarono Magherini e i tre volontari arrivati poco dopo con un'ambulanza): "La perizia sembra aver fatto chiarezza su quali siano state le cause della morte ma certo, la lentezza delle procedure, e certe circostanze non proprio trasparenti ne' eccepibili di cui lei riferisce, non possono che far nascere qualche legittimo dubbio su quanto sia fin qui avvenuto".

“Non dobbiamo dimenticare che la giustizia deve garantire equi processi e procedure di accertamento della verità. Il compito dei magistrati in ciò è terribilmente difficile e delicato, ma proprio per questo- ha concluso Rossi- ad essi deve essere richiesto di muoversi in modo ineccepibile e rapido".

IL PADRE GUIDO A ROSSI: "GRAZIE" – A stretto giro, ieri, sono arrivati i ringraziamenti del padre, Guido Magherini: “Non siamo soli nella nostra terra, come temevamo di essere. Il Governatore ci ha veramente scaldato il cuore” perché ha usato "toni tutt'altro che formali e di circostanza", e "ci coglie francamente impreparati. Lo ringraziamo per la sua sincera vicinanza e condividiamo in pieno ogni sua parola, espressione di grande umanità ma anche di quel che noi crediamo debba essere il cosiddetto 'senso dello Stato' e rispetto delle sue istituzioni democratiche. Riccardo non c’è più. E' durissima per noi famigliari. Ma non cerchiamo vendetta. Solo e soltanto verità e giustizia come lui stesso vorrebbe. Lo ha dimostrato continuando a chiedere educatamente aiuto, mentre stava morendo".

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