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Mobilitazione per sbloccare i lavori dei parcheggi di Bottai e Certosa

Andrea Barducci, Ida Beneforti e Andrea Ceccarelli si sono dati appuntamento sabato 19 alle ore 15 al parcheggio di Bottai nel sit-in "Sblocchiamo la città"

Il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, il sindaco dell'Impruneta Ida Beneforti ed il Presidente del quartiere 3 Andrea Ceccarelli lanciano un appello, forte e chiaro: “Sblocchiamo la città!”. E’ questa l’iniziativa promossa dai tre rappresentanti delle istituzioni locali per denunciare il blocco dei lavori che riguardano le opere che Autostrade per l’Italia si era impegnata a realizzare insieme alla terza corsia. Tre le opere promesse ed arenatesi nel tempo: il parcheggio dei Bottai ha visto numerose interruzioni e sono in totale più di tre anni che i lavori sono in corso, il by pass è bloccato da mesi per un’inchiesta della magistratura sulle terre di scavo, e il parcheggio scambiatore della Certosa aspetta ancora la progettazione. Pesanti ritardi, stratificati negli anni; una vecchia storia tutta italiana, tra disagi materiali che si allungano a dismisura nel tempo, tunnel burocratici e responsabilità che prendono le fattezze di labirinti. “Sabato 19 novembre, alle ore 15 – annuncia il sindaco Ida Beneforti – ci ritroveremo tutti al parcheggio dei Bottai per una mobilitazione popolare che avrà lo scopo di riportare l’attenzione su quelle opere indispensabili alla viabilità della zona”.

“Il bypass del Galluzzo, il parcheggio di Bottai e il parcheggio scambiatore della Certosa – ha affermato il Presidente Barducci – sono opere fondamentali per migliorare le condizioni di vita degli abitanti di questa zona. Queste infrastrutture sono ormai elementi essenziali per tutto il sistema del trasporto pubblico del territorio fiorentino, poiché sarebbero i nodi di scambio ideale per il traffico che proviene dal Chianti, nel caso del parcheggio scambiatore di Certosa, e di collegamento fra il Galluzzo e la tramvia di Scandicci, nel caso del bypass”. Un ritardo che ha del paradossale, se pensiamo che l’accordo siglato da Autostrade per l’Italia sulla realizzazione delle opere di ricaduta risale a ben 12 anni fa, 1999, come ricorda lo stesso Barducci. “Siamo di fronte – continua Barducci – ad uno spreco di denaro pubblico e una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini che non è più tollerabile”.
“Adesso – dicono Barducci e Beneforti insieme al presidente del quartiere 3 Ceccarelli – abbiamo deciso di dare voce all’indignazione dei cittadini e richiedere che a investimenti così importanti siano collegate garanzie sul rispetto dei tempi. Confidiamo che l’inizio di questa nuova stagione governativa porti ad una maggiore attenzione nei confronti dei cittadini e dei lavoratori. Lo sblocco dei cantieri collaterali all’A1 sarebbe una vera boccata di ossigeno per i cittadini della zona, per i tanti lavoratori che dal Chianti o dal senese raggiungono Firenze ogni mattina, e per l’economia del territorio, che vedrebbe finalmente ripartire un po’ di lavoro”.
 

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