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I sindacati del Rsu al sindaco: "Renzi, Ataf è dei Fiorentini non tua"

Due giorni di mobilitazione davanti ai cancelli della sede Ataf di viale dei Mille in preparazione dello sciopero totale indetto per lunedì ventitré maggio. No alla privatizzazione ma anche forti dubbi sulla pedonalizzazione di piazza Pitti e via Tornabuoni

ataf_13“Renzi, Ataf è dei fiorentini non tua. Non si vende”. Questa la scritta del grande striscione appeso all’ingresso del deposito di viale dei Mille. Sotto lo striscione un camper, il cuore della due giorni di mobilitazione indetta dalla Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) dell’Ataf in difesa del trasporto pubblico. Un sit-in permanente che si animerà in particolar modo la sera, dopo le venti, con dibattiti, assemblee sindacali, cene, e musica dal vivo. Due appuntamenti in preparazione dello sciopero di ventiquattro ore del ventitré di maggio, farcita da una nuova manifestazione che porterà i dipendenti dell’azienda fiorentina sotto le mura di Palazzo Vecchio per la seconda volta nel giro di un mese: questa volta l’obbiettivo è quello di parlare direttamente con il sindaco Matteo Renzi.
La ragione di questa protesta e delle altre che verranno, sempre la stessa: il netto rifiuto al nuovo piano aziendale a cui sta lavorando Palazzo Vecchio ed il presidente Bonaccorsi che vedrebbe l’ingresso del capitale privato all’interno della compagnia. Non solo, ad aggravare l’umore parte della Rsu c’è anche la nuova proposta del sindaco Matteo Renzi che vuol pedonalizzare via Tornabuoni e Piazza Pitti: “Oggi facciamo una manifestazione –ha affermato Amerigo Leoni, segretario regionale di FAISA \ CISAL Toscana – per rendere vivo e portare alla conoscenza dei cittadini i problemi di Ataf. L’ultimo che si prospetta all’orizzonte è la nuova pedonalizzazione del centro che produrrà nuove perdite di utenti e allungamento dei chilometri da percorrere; tradotto, maggiori spese e meno introiti. In un momento in cui l’azienda non può permettersi ulteriori perdite, visto che ha già un debito di dodici milioni di euro. Se ne perdiamo per strada altri due portiamo i libri in tribunale e l’azienda chiude”. Secondo Leoni la chiusura al traffico di via Tornabuoni e Piazza Pitti comporterà importanti inversioni di senso di marcia di conseguenza allungamenti delle corse, in particolare questa scelta “rischierebbe di tagliar fuori il trasporto pubblico nell’intera zona di Santo Spirito e San Frediano”. Per il segretario della CISAL le soluzioni allo studio sono due: la prima prevede il passaggio dei bus da Viale Petrarca, ponte alla Vittoria, stazione, facendo un giro molto largo e "vergognoso"; la seconda potrebbe essere disegnata lungo le vie di viale Petrarca, viale Ariosto per entrare in San Frediano, ponte Amerigo Vespucci, una soluzione più interna al quartiere. “Da ponte Amerigo Vespucci a piazza Frescobaldi – conclude Leoni – con quale mezzo i cittadini raggiungeranno le scuole, il lavoro i negozi?”.
Il coordinatore della Rsu Ataf, Alessandro Nannini, presentando la due giorni di mobilitazione, vede ancora un briciolo di speranza ed aspetta che il Consiglio Comunale di Firenze si pronunci sulla vendita del quaranta per cento dell’azienda ai privati: “Tutto ancora deve passare dal Consiglio, come ha affermato lo stesso assessore Falchetti durante l’ultima audizione. Il PD, il consiglio sono completamente divisi, non a caso durante l’interrogazione dell’assessore Falchetti il partito di riferimento della maggioranza, il PD, ha fatto di tutto per assicurarsi che in aula non ci fosse il numero legale per un eventuale votazione. Credo che ci sia molto ancora da poter fare, certo il presidente Bonaccorsi sta portando avanti il proprio piano, noi di conseguenza continueremo la nostra battaglia”. E per quel che riguarda il nuovo piano di pedonalizzazione proposto dalla giunta Renzi che dovrebbe inaugurarsi per San Giovanni, il patrono della città? In questo caso il coordinatore della Rsu è pronto a confrontarsi sul tema con una proposta: “il trasporto pubblico dovrebbe avere una corsia preferenziale sulle scelte per la mobilità. L’ho detto per il Duomo lo ridico ora: la pedonalizzazione va benissimo, ma l’amministrazione potrebbe tener conto di certe fasce di garanzia. Visto che fino alle nove i mezzi possono rifornire i negozi non vedo perché, fino a quell’ora, i bus non potrebbero transitare per portare i fiorentini a lavorare in centro”.
 

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