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Via Stuparich: arriva il mini casinò manca solo l’"ok" della questura

Pronto ad aprire il mini casinò in via Stuparich con nuovi macchinari per vincite fino a 500mila euro. Mancano solo le autorizzazioni della questura, monta la preoccupazione nel quartiere

Sarà la questura che dovrà decidere se concedere o meno la licenza alla sala da gioco elettronica di via Stuparich ormai pronta all’apertura. Il “mini casinò”, dipinto di grigio scuro, con la sua forma aziendale e austera non ricorda affatto lo sfarzosa e festosa facciata del Bellagio e neppure l’eleganza di quello sanremese ma al suo interno è tutto predisposto per ospitare fino a tremila utenti\giocatori al giorno. I mille e seicento metri quadri del capannone, che fino a qualche anno fa hanno ospitato un centro vendita di una nota catena commerciale, sono stati interamente ristrutturati e ripensati per una sala d’azzardo elettronica, sempre più di moda e presenti nel territorio nazionale.

La società proprietaria, la Vdn s.r.l., ha già ottenuto il collaudo dal Monopolio di Stato e non solo: ha firmato un accordo con Lottomatica, un gigante del settore scommesse e giochi d’azzardo, per la fornitura delle macchine elettroniche. Potrebbe essere la prima sala nel comune di Firenze che ospiterà le slot machine di nuova generazione, le videolottery, che tanto per interdici possono far vincere dai 5.000 ai 500.000 euro del jackpot nazionale a seconda della “partita” che sceglierà il giocatore.

Una struttura all’avanguardia che andrebbe ad affiancare, stando all’ultimo censimento effettuato dai Cantieri Solidali, le proprie macchine elettroniche alle già 104 slot presenti in quella porzione di territorio. Tutto questo a molti cittadini della zona non piace affatto e neppure alla politica: ad agosto infatti sono iniziati a circolare dei volantini di protesta dei comitati cittadini della zona; del caso si è occupato il Consiglio del Quartiere 5 che ha approvato ad ottobre una mozione presentata da Adriana Alberici di perUnaltracittà, contro l’insediamento della sala giochi in questione; lo scorso 21 marzo il Consiglio Comunale di Palazzo Vecchio si espresso con voto unanime a favore della mozione presentata da Ornella De Zordo, capogruppo di perUnaltracittà, che, percorrendo la stessa linea della collega Alberici, aveva chiesto di bloccare la sala gioco e di reindirizzarla in favore di esigenze sociali diverse e più importanti per il quartiere.
 

Mini casinò via Stuparich


NORMATIVA - La vicenda ha un peso maggiore se incasellata e vista sotto la lente normativa del nuovo regolamento fiorentino per le sale da gioco approvato lo scorso Gennaio. Il nuovo regolamento, redatto dal vice Sindaco di Firenze Nardella, prevede un giro di vite importante attorno al delicato tema del gioco e alle problematiche che introduce nella società e nella vita delle persone. L’elemento chiave, tanto decisivo quanto coercitivo, sta nel fatto che le sale da gioco non potranno più essere aperte a meno di cinquecento metri pedonali da scuole, luoghi di culto, ospedali, centri di recupero o di riposo, sedi operative di associazioni di volontariato o altre sale giochi.

Trecento metri (pedonali) separano la sala d’azzardo da l’Istituto Professionale per l'Agricoltura e l’Ambiente De' Franceschi, ma quando fu inoltrata la Dia in Comune, nel settembre 2010,  il regolamento Nardella ancora non esisteva ed il caso non si pose. Oggi, con la regolamentazione attuale, tutto si sarebbe bloccato nel nascere, ma adesso la cosa sembra più complicata perché il Comune non può invocare l’elemento retroattivo della norma e così dovrà attendere la decisione della questura. L’ultima parola infatti, a norma di legge, spetta esclusivamente alla questura, che in questi giorni sta valutando ed esaminando altre quattro\ cinque sale da gioco.

Tutte le richieste, compresa quella della sala di via Stuparich, sono al vaglio della questura - ci fanno sapere da via Zara – e per adesso nessuna licenza è stata autorizzata. I tempi delle verifiche sono piuttosto lunghi perché dobbiamo esaminare scrupolosamente la conformità delle strutture con i requisiti legislativi”. Il vice sindaco Nardella, promotore del nuovo regolamento, non intende modificare la rotta: ha intenzione di non si arrendersi su questa vicenda ed ha “comunicato a questura e prefettura la sua contrarietà all'ipotesi di una sala giochi in via Stuparich”. E’ la stessa Ornella De Zordo, che in sede consiliare ha sollevato il caso, ad augurarsi che “la questura non conceda il via libera alla sala tenendo conto di tutti gli input della zona, delle richieste delle famiglie, della situazione del quartiere ed infine del nuovo regolamento approvato in Consiglio Comunale”.
I più preoccupati per la situazione che si potrebbe verificare con l’apertura della sala di via Stuparich sono i volontari della Comunità delle Piagge che durante questi mesi con l’opera dei Cantieri Solidali hanno compiuto un vero e proprio tour de force per le strade del Quartiere 5 assistendo tutte quelle persone rimaste schiacciate ed intrappolate nelle dipendenze del gioco e per denunciare l’assurda filosofia che sta alla base di queste piaga.
 

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