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I militari di Firenze produrranno la cannabis di Stato: oggi il via libera

Lo Stato produrrà sostanze vegetali a base di cannabis per alleviare il dolore nelle persone affette da gravi patologie. A prevederlo un protocollo siglato dal ministro della Salute, Lorenzin, e da quello della Difesa, Pinotti

Lo Stato produrrà sostanze vegetali a base di cannabis per alleviare il dolore nelle persone affette da gravi patologie. A prevederlo un protocollo siglato stamani dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e da quello della Difesa, Roberta Pinotti, che da' il via a un progetto pilota per la produzione nazionale di sostanze e preparazioni di origine vegetale a base di cannabis. La sperimentazione si svolgerà presso lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare (Scfm) di Firenze. Entro il 31 ottobre verrà costituito il gruppo di lavoro composto da rappresentanti dei due ministeri e da quello delle Politiche agricole e forestali, dello Sfcm, dell'Aifa, dell'Istituto Superiore di Sanità, e delle Regioni e Province autonome.

Programmazione delle operazioni, quantificazione dei fabbisogni in relazione alle patologie, fitosorveglianza, verifiche e tariffe le competenze del pool di esperti. Spetterà poi al Consiglio Superiore di Sanità dare il via libera alla produzione, dopo l'esame del protocollo. I primi farmaci saranno pronti entro il 2015.

"Quella di oggi e' una buona pagina della sanità italiana- ha detto Lorenzin- L'accordo affronta nei termini giusti, ossia sanitari, l'uso della cannabis. Andiamo così ad alleviare il dolore e la sofferenza di persone con gravi patologie e malati terminali. Inoltre in questo modo abbattiamo i costi perché il 'principio' costerà meno della metà di quanto avviene oggi".

Lorenzin ha sottolineato che con questo accordo "sfatiamo qualsiasi mito: drogarsi fa male, mentre l'utilizzo farmacologico e' tutta un'altra cosa". Il ministro Pinotti ha spiegato che "la capacità delle forze armate e' spesso sottovalutata. Invece l'Italia e' piena di eccellenze come lo stabilimento di Firenze, che produce di continuo medicinali dai costi elevati, non interessanti per il mercato, ma significativi per salvare vite umane. Con questo accordo soddisfiamo due condizioni: da un lato c'era l'esigenza reale di avere farmaci prodotti dalla cannabis e dall'altra quella di poterli produrre in sicurezza. Da questo punto di vista con lo Stabilimento militare facciamo entrambe le cose".

Produzione di cannabis per uso terapeutico che, tuttavia, nega la possibilità dell’auto coltivazione per i malati affetti da gravi patologie: "Sono assolutamente contraria – ha detto il ministro Lorenzin –  a provvedimenti di questo tipo, che trovo abbastanza naif. Noi abbiamo inserito la produzione e la coltivazione del principio attivo della cannabis all'interno del ministero della Difesa- ha aggiunto Lorenzin- Questo fa capire l'inquadramento della vicenda".

Detto questo il discorso ha virato sul consumo di droghe “tra i giovanissimi, un problema serio che coinvolge un minore su quattro. E' quindi – ha sottolineato Lorenzin –  un fenomeno preoccupante sia a livello sociale che sanitario. Dobbiamo dirlo: l'uso della droga è assolutamente negativo, fa male. Tutti i report scientifici che abbiamo ci dicono che l'uso di sostanze psicotrope nella fase in cui si forma l'intelligenza emotiva condiziona la vita di una persona per sempre- ha aggiunto Lorenzin- Dobbiamo quindi stigmatizzare e fare molta prevenzione contro l'uso e l'abuso di sostanze stupefacenti". (Agenzia Dire)

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