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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Sea Watch, la destra non vuole i migranti: “Il Pd persegue l'illegalità”

Dai vigili del fuoco invece sostegno all'accoglienza: “Rispettiamo le persone”

Sul caso della Sea Watch 3 la destra va al contrattacco, utilizzando e ribaltando le stesse accuse che spesso le vengono rivolte, quelle cioè di strumentalizzare la questione dei migranti e specularci sopra a fini elettorali, a partire dal leader della Lega Matteo Salvini.

Dopo l'annuncio di Nardella sulla disponibilità ad ospitare i migranti della Sea Watch 3 (si parla di poche decine di persone in tutto) arriva dunque la replica del consigliere regionale di Fratelli d'Italia Paolo Marcheschi.

“Rossi e Nardella vogliono i profughi della Sea Watch in casa nostra. Ma di umano non c’è niente è solo una disgustosa speculazione di interessi del Pd Toscano. Per guadagnare scampoli di visibilità politica e far guadagnare le cooperative sono disponibili anche a perseguire l'illegalità e violare le leggi italiane”, dice Marcheschi.

Per il consigliere regionale di Fratelli d'Italia “i comandanti della Sea Watch si mettono d'accordo con parlamentari del Pd per far sbarcare i migranti (il riferimento è alla delegazione salita a bordo della nave, ndr) in barba alle più elementari leggi internazionali”. Attacchi anche al neo-sindaco di Livorno Salvetti perché “ha aperto il porto labronico alla Sea Watch” ed al sindaco di Firenze Nardella perché “ha già annunciato che accoglierà una parte dei migranti”.

“Non è una questione di 12 o 24 immigrati, ma di principio perché quei 12 diventeranno 100, 200, 1000. La Toscana verrà invasa da quei disperati che cercano la terra promessa ma rappresentano soltanto 'merce' per le cooperative che con loro fanno affari. Quale accoglienza? Quella che vede quotidianamente decine di giovani stazionare sulle scalette della stazione? O che dormono sulle panchine o ai giardini?”, aggiunge ancora Marcheschi.

Da sinistra e da numerose associazioni che si occupano di accoglienza si sottolinea però che il 'rischio invasione' in realtà è praticamente inesistente, e che i numeri degli sbarchi e della presenza di immigrati in Italia non costituiscono alcuna reale emergenza, nonostante l'enfasi mediatica. Non solo. Mentre prosegue il braccio di ferro tra Salvini e la nave della Ong molti altri sbarchi proseguono, evidenziando come il mantra 'porti chiusi' valga solo quando in campo c'è una nave di una Ong.

A sostenere la politica dell'accoglienza e dei 'porti aperti' arriva invece una nota del coordinamento del sindacato Usb dei Vigili del Fuoco.
“Esprimiamo solidarietà in primis ai migranti ed ai componenti della Sea Watch 3, stremati dopo giorni e giorni in mare con il caldo torrido. Ma vogliamo anche esprimere appoggio e supporto al Sindaco di Livorno, per la posizione coraggiosa che ha deciso di portare avanti, anzi sarebbe un ottimo segnale se anche le altre città portuali toscane ed i loro sindaci prendessero una simile posizione, frutto di grande sensibilità e di quello spirito di accoglienza che da sempre ha contraddistinto i cittadini toscani”, scrive in una nota l'Usb dei Vigili del Fuoco.

“Come vigili del fuoco non possiamo che riconoscerci nei valori della salvaguardia della vita umana, del rispetto delle persone, della tutela dei diritti dei più deboli. Il nostro compito – conclude la nota -, è portare soccorso alle persone e lo facciamo ogni giorno senza badare a razza, religione, etnia, provenienza o colore della pelle”.

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