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Emergenza migranti e record sbarchi. Donzelli: “Governo aumentato rimpatri”. Monni tuona: “Si ricorda del blocco navale?”

La Open Arms bloccata in rada per venti giorni

L’emergenza migranti continua a essere in primo piano nel dibattito politico. Nei giorni scorsi i toni si erano infuocati per una situazione che ha raggiunto il limite alla luce del numero di sbarchi dall’inizio dell’anno. Oggi sulla questione è tornato anche l’onorevole fiorentino Giovanni Donzelli, fedelissimo della premier Meloni, parlando a Forte dei Marmi in occasione della tappa della campagna del partito 'L'Italia vincente'. 

"Grazie al Governo Meloni abbiamo evitato che gli sbarchi fossero molti, ma molti di più, finalmente sono aumentati anche i rimpatri, dalla Tunisia sono incrementati del quasi 200 per cento le persone che sono state fermate, quindi il tanto criticato cosiddetto blocco navale in accordo con la Tunisia in buona parte ha funzionato e sta iniziando a funzionare, gli accordi internazionali che sta portando avanti Giorgia Meloni serviranno a dare una soluzione stabile. Non servono interventi per qualche ora, ma serve finalmente un approccio diverso sull'immigrazione" riporta l’Adnkronos.   
 
"La sinistra - ha aggiunto - fino ad oggi avvantaggiava bene o male il traffico illegale, quindi purtroppo le morti in mare, purtroppo venivano avvantaggiati gli scafisti, da oggi in poi c'è guerra agli scafisti, guerra all'irregolarità, ma anche finalmente abbiamo riaperto i flussi regolari. Chi viene in Italia che vuole lavorare e magari dopo tornare a casa propria, chi rispetta le regole, chi vuole inserirsi nel tessuto e quelli che noi possiamo accogliere nel nostro tessuto potranno finalmente entrare in modo regolare. Con la sinistra tutto questo non poteva avvenire, solo tramite i trafficanti di morte si poteva entrare in Italia".

"Purtroppo - ha concluso Donzelli- paghiamo ancora le conseguenze della sinistra. Se non ci fosse stato il Governo Meloni e ci fossero stati ancora quelli del 'venite tutti' oggi gli sbarchi sarebbero dieci volte tanto quelli che vediamo, per fortuna le cose stanno cambiando".

In Toscana si discute, dopo lo sbarco di 195 persone, anche per lo stop alla ong Open Arms fermata al porto di Marina di Carrara per venti giorni perché l'equipaggio, dopo un primo salvataggio, ha eseguito altri recuperi in mare non fermandosi a un singolo intervento come invece impone la normativa. Con inoltre una multa di oltre 3mila euro per i recuperi multipli.

La replica dell'assessore regionale 

 Alle dichiarazioni del responsabile dell’organizzazione Fdi, ha replicato l’assessora regionale alla protezione civile Monia Monni. “Ma di cosa parla Donzelli? Ci racconti piuttosto del blocco navale che hanno promesso in campagna elettorale, mentre gli arrivi sono quintuplicati. Oppure, se preferisce, può parlarci dei sindaci e dei presidenti di Regione, anche di centrodestra, che lamentano una gestione inesistente  che sta scaricando tutto su di loro senza dargli risorse e strumenti. O magari raccontare del perché si fa un decreto che impone alle Ong di dirigersi verso il porto sicuro assegnato, spesso assai lontano, ignorando ulteriori sos e poi si smentisce quello stesso provvedimento usando le stesse Ong per salvataggi coordinati dalle autorità italiane perché la Guardia costiera non ha nemmeno le risorse per il carburante”.  

“Ci spieghi anche – continua Monni - che Paese è quello in cui si punisce chi ha salvato vite umane, perché questo è accaduto anche ieri al porto di Marina di Carrara. Se la Open Arms si fosse fermata al primo salvataggio, 170 persone sarebbero probabilmente morte. Ammiriamo, e giustamente, chi salva un bagnante dall'annegamento, ma puniamo chi di vite ne ha salvate 196. Evidentemente ci sono vite che valgono meno di altre, non so se questa valutazione dipenda dal colore della pelle o dalla capacità di produrre reddito, ma in un Paese civile una vita è una vita ed abbiamo tutti il dovere di proteggerla”.
 
“Mentre aspettava la notifica del fermo amministrativo - ricorda inoltre l’assessora, che ieri ha seguito le operazioni di sbarco in banchina -, l'equipaggio della Open Arms ha fatto partire le note di Bella ciao e immagino che questo risulti ancora più urticante per Donzelli. Però io credo che quella canzone non avrebbe potuto trovare un luogo migliore dove risuonare, perché è l'inno di chi resiste alla barbarie e si schiera contro le ingiustizie. La Toscana – conclude Monni - resisterà accanto a loro. Intanto invece che provare a rimettere la palla nel campo del centrosinistra, la destra potrebbe provare a governare, perché mi pare evidente che il tempo delle scuse e degli alibi è ampiamente scaduto.”
 

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