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Crisi, microcredito a famiglie in difficoltà: sale il tetto Isee

La commissione Sviluppo economico ha licenziato la proposta di legge che modifica la normativa vigente. "I benefici della legge saranno estesi anche ad alcune fattispecie di partita Iva"

Con voto unanime la commissione Sviluppo economico, presieduta da Rosanna Pugnalini, ha licenziato la proposta di legge che modifica la normativa in mate-ria di interventi di microcredito in favore delle famiglie e dei lavoratori in difficoltà.

Come ha sottolineato nell’illustrazione l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Gianfranco Simoncini, il primo anno di applicazione della legge ha messo in evidenza “la necessità di alzare il tetto Isee previsto per lavoratori e famiglie, perché chi oggi vive uno stato di forte difficoltà a causa della perdita del lavoro nell’anno precedente aveva invece un reddito superiore al tetto risultando così non idoneo ad accedere al credito. Questa è una stortura che dobbiamo correggere”. In seconda battuta, ha aggiunto, “abbiamo giudicato necessario ampliare la platea dei soggetti beneficiari, inserendo anche alcune fattispecie di possessori di partita Iva che, pur lavorando con questa modalità si trovano, assai spesso, in una condizione di effettivo stato di subordinazione”.

La presidente Pugnalini, che ha giudicato i provvedimenti “utili a rispondere a una situazione di difficoltà in cui versano molte famiglie a causa della crisi economica”, ha avanzato la proposta di introdurre un emendamento “per prevedere, a cadenza annuale, che la Giunta trasmetta alle commissioni competenti la relazione per valutare l’impatto della legge”. La normativa vigente, invece, prevedeva una relazione semestrale “una tantum” che, secondo le indicazioni del settore fattibilità del Consiglio regionale, “è comunque un periodo troppo ri-stretto per valutarne l’efficacia”. “Con il nostro emendamento”, ha spiegato Pugnalini, “rendiamo la valutazione obbligatoria ad ogni annualità”.

Marco Taradash (Ncd) e Nicola Nascosti (Forza Italia) si sono dichiarati d’accordo con le modifiche al testo. Taradash, però, ha specificato che “la valutazione della legge, per il primo anno di applicazione, dovrebbe avere cadenza semestrale”. Nascosti, invece, ha suggerito la possibilità di “accelerare ulteriormente l’iter burocratico delle pratiche”.

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