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San Lorenzo, vertice Nardella-ambulanti: soluzione più vicina ma... provvisoria

Il vicesindaco: "Piazza San Lorenzo non è più il cuore delle tensioni e della protesta. Su soluzioni lavoriamo altrove". Congelato Canto De' Nelli, spunta anche via Ricasoli. Gli ambulanti: "Ora più importante lavorare che stare in piazza"

“Piazza San Lorenzo non è più il cuore delle tensioni e della protesta degli ambulanti”. Così, ieri pomeriggio a Palazzo Vecchio, Dario Nardella, vicesindaco di Firenze, al termine del vertice tra ambulanti, commercianti e residenti. La soluzione “provvisoria” al rebus, “è più vicina”, ha continuato. Risolto il rebus, tuttavia, rimarrà lo spezzatino in stile Tetris: gli 84 banchini spostati da piazza San Lorenzo e dirottati in piazza del Mercato Centrale “saranno dislocati in varie arie del centro storico, ma con numeri circoscritti”.

Alla fine, quindi, la ‘vertenza’ sollevata dai ‘barrocciai’ ha completato il giro di giostra sollevato inevitabilmente dalla campagna elettorale; perché il tema è rovente e il mercato è un pezzo di storia fiorentina che crea dibattito. Così gli ambulanti, dopo gli applausi a Marco Stella, le strette di mano a Miriam Amato e le ipotesi di domani formulate con Tommaso Grassi, hanno incrociato lo sguardo con il candidato sindaco del Pd. Il pesce grosso di queste comunali, almeno stando a quel che dicono i bookmaker. Che è il favorito e che, attualmente, è incaricato di governare la città. E chi governa non avrà sempre ragione ma sicuramente amministra. Così gli ambulanti, accantonata per un attimo la protesta, censurati gli spintoni e le grida (come è successo un mese e mezzo fa nell’anticamera dell’ufficio del vicesindaco), sono tornati a discutere con Palazzo Vecchio. E in questo hanno avviato un primo passo verso un compromesso faticoso.

Un nuovo piano che parte da un paio di principi. Il primo, sottolineato da Nardella: “Il tema centrale è la convivenza tra le diverse anime dell’area. Ho ribadito l’impegno a trovare soluzione alternative che diano una risposta costruttiva agli ambulanti, che hanno il diritto di lavorare. A fronte di questo diritto c’è però una scelta: noi non torniamo indietro, piazza San Lorenzo resterà libera”. Il secondo: “Abbiamo sgomberato dal tavolo la questione Lungarno della Zecca e di via Magliabechi, a cui gli ambulanti si erano opposti”. E in questo è stata congelata l’ipotesi di Canto de’ Nelli, rispetto al quale c’era un via libera di massima della sovrintendenza solo su un lato: “Su quella via abbiamo tutti fatto un passo indietro. Solo se non troveremo soluzioni alternante valide valuteremo anche questa ipotesi. Ad ora lavoriamo altrove”. Le soluzioni quindi per definire lo spacchettamento? “Ridurremo il numero dei banchi in piazza del Mercato Centrale”, per far questo stiamo pensando a “piazza Madonna degli Aldobrandini, via dell’Ariento, via Sant’Antonino, via Panicale e altre aree: abbiamo citato via Ricasoli, dove già ci sono dei banchi, così magari potremmo togliere un po’ di abusivi”.

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Resta sul tavolo della trattativa l’ipotesi piazzale Michelangelo per circa venticinque, trenta postazioni con “banchi nuovi e ridotti” ma, ha precisato Nardella, in questo caso il discorso riguarda “la soluzione definitiva, che dovrà assumere il prossimo Consiglio comunale, l’unico organo in grado di modificare il piano del commercio”. Per adesso, quindi, Palazzo Vecchio e ambulanti puntano a trovare la quadra del provvisorio: già nei prossimi giorni i titolari dei banchi e gli uffici comunali si riuniranno per discutere sulle prime soluzioni tecniche.

Prove di disgelo, quindi? “Dopo tre mesi di stallo – hanno detto gli ambulanti al termine del vertice – abbiamo bisogno di lavorare. La soluzione ‘spezzatino’ non ci è mai piaciuta ma a questo punto siamo disponibili a valutare altre zone. Per noi lavorare è più importante della permanenza in piazza San Lorenzo”.

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