Renzi al Mandela Forum: le voci dei curiosi e dei sostenitori

Alla fine piano, piano, il palazzetto dello sport di Firenze si è riempito. Cinquemila circa le persone accorse ad ascoltare il proprio sindaco in versione nazionale, nonostante la pioggia battente. Più forte il sostegno, la curiosità dell’acqua. E poi ci sono i tifosi, quelli che hanno striscioni per Renzi, bandiere, magliette. Arrivano quasi tutti di fretta per ripararsi dentro il Mandela. C’è chi prima di accomodarsi a sedere firma per la candidatura, chi si ferma a comprare i gadget del merchandising a firma Renzi: tazze, penne, magliette, felpe. Le fattezze sono quelle di un concerto.

Poi un po’ di attesa, prima che Renzi, qui per tutti Matteo, salga sul palco. Quasi in prima fila gli ‘ultras’ di casa, quelli di Rignano. Sono in 50, nessuno è iscritto al Pd, e hanno preso un pullman per raggiungere Firenze. “Siamo tutti ragazzi dai 20 ai 30 anni studenti e lavoratori”, racconta Eleonora, in veste di portavoce. “Siamo qui – continua – perché Matteo ci piace”. Anche quando incontra i finanzieri? “È stata una mossa necessaria che forse non gli ha giovato”, risponde Fabio. “Comunque – sottolineano in coro – il vero nodo sono le regole. In molti ci stanno chiamando per capire come funzionano”.

Ancora attesa, l’organizzazione sembra aspettare che il colpo d’occhio dalle gradinate rimanga impresso agli avversari. Intanto tra la gente passa l’uomo delle bibite. Un euro l’acqua, due la birra. “Tra chi aspetta ci sono Matteo e Ido, padre e figlio. Ido ha 70 anni “tondi”, Matteo 31. “Siamo qui per Renzi perché curiosi di capire i contenuti”. Lo voterete alle primarie? Ido ancoro ha da sciogliere la riserva, Matteo titolare di un’erboristeria sembra più convinto anche se “il timore è che cavalchi troppo l’onda e si faccia prendere la mano da tutta questa attenzione”

Alberto ha 35 anni. Nato a Roma ma fiorentino di adozione, si occupa di comunicazione è in veste di spettatore: “Sono qui perché mi interessa il fenomeno Renzi, anche sé alla fine sono convinto che stravincerà. Non solo, credo che più lo ostacoleranno più otterrà consenso nel Paese”. “È la rottamazione il punto centrale del movimento Renzi, una forza positiva di cui l’Italia aveva bisogno”.

Manca poco. Renzi pare sia arrivato nel palazzetto. C’è chi comincia applaude per chiamarlo in pubblico. Intanto Federigo di 85 anni e sua moglie aspettano seduti a metà gradinata. “Siamo qui per decidere. Certo ci piace molto, come sindaco ha fatto benissimo, altro che Domenici. Per carità! Ma stasera siamo qui ad ascoltare”. Ma andrete alle primarie: “Io si”, risponde la signora, ed “è la prima volta”. Federigo invece non ha ancora deciso, anche se per adesso opta per il no. Perché? “Questa costrizione delle regole mi disturba. Ho votato a tutte le precedenti primarie, ma questa volta credo non andrò”.