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Maggio Musicale, opposizioni contro Nardella: "Fateci vedere il bilancio"

Acceso dibattito questa mattina in consiglio comunale, il sindaco: "2015 in pareggio". Ma le opposizioni: "Nessuno può vedere i conti, peggio del Terzo Segreto di Fatima"

"Il Maggio musicale fiorentino ha imboccato la strada del risanamento. Il consuntivo 2015 è in pareggio e abbiamo lanciato il crowfunding. Problemi ancora ci sono, ma il Maggio è un'eccellenza di cui essere orgogliosi". Mostra ottimismo il sindaco Dario Nardella, nel dibattito odierna sulla situazione dell'ente.

"Con la ristrutturazione del debito le banche hanno rinunciato all'80% del loro credito. E abbiamo ridotto il personale senza licenziamenti, con il passaggio dei dipendenti nella società Ales", sottolinea Nardella, elogiando il "tris d'assi" della Fondazione: Fabio Luisi direttore musicale in arrivo dal Metropolitan di New York, Zubin Mehta direttore principale emerito a vita, Daniele Gatti direttore ospite.

Nardella ha poi chiamato i privati a farsi avanti e ricordato la recente firma della convenzione tra Fondazione e Comune, il progetto del montacarichi-ascensore per la cavea, il bando per l'affidamento e valorizzazione di porzioni del teatro, l'aumento del contributo del Comune, da 4 milioni a 4,5 milioni. "E il governo metterà 60 milioni per completare macchina scenica, nuovo auditorium e nuovo parcheggio interrato".

Un ottimismo però che non ha convinto le opposizioni. "Pareggio di bilancio? Peccato che quello che Nardella ci comunica non sia visibile né dimostrabile. Alle opposizioni è stato negato di vedere il bilancio del 2015, che forse, nonostante gli annunci, deve essere ancora approvato dalla Fondazione, e il piano di risanamento della fondazione lirico sinfonica", commenta Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, rimarcando che la recente assunzione di 3 dirigenti "è una scelta in conflitto con l'annunciata opportunità per i giovani artisti". Grassi ha anche ricordato "che Renzi definì bolzi i ballerini, e i tecnici pigiatori di bottoni".

Sulla stessa lunghezza d'onda Silvia Noferi, del Movimento 5 Stelle: "I conti del Teatro del Maggio Musicale? Sono peggio del terzo segreto di Fatima, una 'verità rivelata', dato che non ci vengono consegnati i bilanci, il piano di risanamento e tantomeno i bilanci di previsione", ha detto la consigliera, ricordando, in merito alla Fondazione del Teatro del Maggio Musicale "le due esodate, due lavoratrici mandate a casa senza stipendio, senza pensione, senza mobilità, senza nulla. Si vergogni signor Sindaco".

Cristina Scaletti, di La Firenze Viva, parla di "poca trasparenza che ferisce i fiorentini. I debiti diminuiscono grazie a uno stralcio da parte delle banche di 14.5 milioni di euro, ma restano 59 milioni di debito e non sarà possibile un nuovo indebitamento. E allora qual è il merito di chi gestisce il Maggio? Quali interventi di rilancio artistico e culturale sono stati effettuati? Ricordiamoci che non abbiamo più il corpo di ballo e che la durata del Festival è stata accorciata".

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