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Il capo di gabinetto diventa onorevole e prende aspettativa: Grassi infuriato

A Grassi risponde il vicesindaco del Comune di Firenze, Stefania Saccardi: "Luca Lotti non ha chiesto l'aspettativa che, invece, è partita in automatico come prevede la legge dello Stato"

Tommaso Grassi, consigliere di Sel a Palazzo Vecchio, chiede delucidazioni sulla scelta fatta dal capo di gabinetto Luca Lotti, ora neodeputato, che avrebbe chiesto l’aspettativa dalla carica di cui è stato appena investito alla Camera.  Grassi lo fa puntando l’attenzione sul fatto che Lotti, stretto collaboratore del sindaco Renzi, non abbia seguito la linea del primo cittadino che non ama le soluzioni di comodo. La questione per Grassi è talmente delicata che la porterà nel Consiglio comunale della prossima settimana.

"Siamo sinceramente sorpresi – afferma Grassi - di aver scoperto stamani che l'On. Luca Lotti, assunto in Comune a chiamata per dirigere l'Ufficio del Sindaco Renzi, adesso che è stato eletto in Parlamento non si licenzierà come ci saremmo aspettati ma ha richiesto l'aspettativa non retribuita e che quindi in caso di scioglimento anticipato delle Camere se ne tornerà al suo posto in Comune con uno stipendio che supera i 7.000€ mensili oltre al premio annuale. Troppo facile fare politica facendosi assumere a chiamata e una volta eletti in Parlamento richiedere l'aspettativa; ma Renzi non era il Sindaco contro la politica fatta coi 'paracadute'?"

"Curioso che nel testo della delibera proprio per motivare la decisione dell'aspettativa si sia deciso di mettere nero su bianco che uno dei motivi che hanno indotto a scegliere questa strada è proprio la possibile decadenza del Parlamento."

"Lunedì in Consiglio comunale presenteremo una domanda d'attualità per capire se e in che misura il Comune continuerà comunque a pagare all'On. Luca Lotti i contributi previdenziali al dipendente assunto a chiamata ? - conclude Grassi - Dopo il Sindaco che si è fatto pagare negli ultimi 9 anni i contributi prima dalla Provincia e adesso dal Comune, per essere Dirigente della società di famiglia, adesso non vorremmo scoprire che anche il suo braccio destro eletto in Parlamento, e non contento della già ricca retribuzione, si facesse pagare dal Comune i contributi."

LA REPLICA DI PALAZZO VECCHIO – “Il consigliere Grassi, come al solito, fa un po’ di confusione. Luca Lotti non ha chiesto l’aspettativa che, invece, è partita in automatico come prevede la legge dello Stato, che il consigliere dimostra di non conoscere”. Sono state queste le parole del vicesindaco del Comune di Firenze, Stefania Saccardi, in replica alle affermazioni  di Grassi. “Inoltre – aggiunge Saccardi – Grassi spara cifre false in merito allo stipendio di Lotti: per controllare basta andare sulla rete civica del Comune dove è possibile verificare gli stipendi di tutti i dirigenti, che sono online e dunque visibili a tutti. E poi il consigliere può stare tranquillo: la possibile decadenza del Parlamento non è legata all’aspettativa di Lotti”. “A volte – conclude il vicesindaco – la smania di avere un piccolo spazio sui giornali fa commettere errori grossolani”.

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