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La Leopolda "arruola" 5 mila volontari. Renzi: "Vogliamo arrivare a 10 mila"

Il leader di Italia Viva: "Il nostro sarà un voto di pancia". E sulla Russia: "Salvini deve spiegare, ma lo faccia anche Conte"

"Abbiamo registrato i primi 5.000 volontari" per la Leopolda, e "vogliamo arrivare a diecimila". Lo ha scritto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, nella sua Enews. L'evento quest'anno si svolgerà nei giorni 1, 2 e 3 settembre, in piena campagna elettorale per le elezioni politiche.

"La campagna 'Dammi il cinque!' - ha scritto l'ex premier - sta funzionando e stiamo ricevendo da molti di voi cinque nomi e contatti di persone che possiamo coinvolgere in una campagna elettorale che non è la mia ma è la nostra campagna".

"Il messaggio è chiaro: - ha proseguito - chiediamo un voto di testa, non un voto di pancia. Offriamo serietà, non populismo. Non è vero che la partita si giocherà sull’asse fascismo/antifascismo ma sull’asse competenza/superficialità. E sulla competenza ce la giochiamo".

Renzi ha colto l'occasione per entrare anche sui temi di attualità: "Vedo di nuovo polemiche su possibili ingerenze russe. Chi ha letto 'Il Mostro' - e prima ancora gli altri libri - sa che noi poniamo il tema delle presenze straniere sulle reti social e non solo fin dal Referendum del 2016. Non mi stupisce, dunque, che qualcuno abbia provato a interferire. E trovo sacrosanta la richiesta a Salvini di chiarire ogni dubbio", ha sottolinato.

Ma "deve chiarire anche Conte, perché la vicenda dei soldati russi giunti in Italia nel 2020 continuiamo a non capirla, in tanti". Però "se davvero le intercettazioni che hanno riguardato Salvini venissero davvero da intercettazioni 'preventive', sarebbe un bel problema. Questa campagna elettorale non merita interferenze straniere e non merita nemmeno fughe di notizie dagli uffici istituzionali", ha concluso Renzi.

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