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Pieraccioni: "Renzi? Come il mitico Pieroni, capoclasse delle medie"

Il regista su Facebook: "Si metteva in piedi sulla seggiolina e diceva cose del tipo 'ci penso io, io so anche l'inglese e pure il modo di legare tre biciclette con la stessa catena'. Poi cascò dal seggiolino e gli rubarono le bici"

“Oggi ho ascoltato il nostro Premier alla radio per un’ora. La sua eccezionale verve ottimista mi ha ricordato il mitico Pieroni, capoclasse autoproclamato di quando ero alle medie. Si metteva in piedi sulla seggiolina e diceva cose del tipo 'ci penso io, NOI siamo la classe più forte di questa scuola, io so anche l’inglese e pure il modo di legare tre biciclette con la stessa catena!”.

Dall’attualità ai ricordi, quelli brillanti, ironici, quelli di Leonardo Pieraccioni, il regista e attore fiorentino che su Facebook non ha mancato di dare una ‘bacchettata’ al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ieri impegnato nella tradizionale conferenza stampa di fine anno nella nuova aula dei Gruppi parlamentari di Montecitorio.

“Veniva dal nord – continua Pieraccioni nel racconto –, si metteva sempre i gilet blu scuro e gli occhiali anche se non ne aveva bisogno perchè “almeno mi prendono più sul serio”. A ricreazione mi chiedeva spesso metà panino perché lui non lo portava mai”. Fin qui la costruzione del personaggio, poi l’epilogo, frettoloso quanto inglorioso: “Una mattina durante un’assemblea indetta da lui salì sulla seggiolina scivolò e cascando si portò dietro tutta la fila dei cappotti attaccati al muro. Ci fu una risata micidiale, gli si ruppero gli occhiali finti, il custode entrò in classe e lo prese per un orecchio: fine dell’era Pieroni”. La chiosa è disperante: “Due giorni dopo rubarono le tre biciclette legate con la stessa catena”.

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