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Legge di stabilità, a Firenze taglio da 50 milioni. Nardella: "Nessuno toccherà i servizi"

Il sindaco: "Città da ripensare ma siamo al lavoro per ridurre al massimo l'impatto della manovra a saldi invariati, perché si possono trovare soluzioni". E promette: "Non ho alcuna intenzione di diminuire la qualità dei servizi"

I tagli agli enti locali previsti nella legge di stabilità, “stante al testo originario”, potrebbero complessivamente determinare nel bilancio del Comune di Firenze un ammanco di circa 50 milioni di euro. La conferma di questo “sbilancio” arriva direttamente dal sindaco, Dario Nardella: “Siamo al lavoro per ridurre al massimo l’impatto della manovra a saldi invariati, perché si possono trovare soluzioni. Il presidente del consiglio Renzi ha detto: ‘portatemi proposte a saldi invariati’ ed è quello che stiamo facendo”.

Detto questo Nardella, già domani a Roma per discutere sul merito della questione, ribadisce con decisione un concetto preciso: “Non ho alcuna intenzione di diminuire la qualità dei servizi”. Un paletto fisso che obbligherà l’amministrazione a trovare soluzioni attraverso la razionalizzazione dei capitoli di spesa. Ma più che spending review, a Palazzo Vecchio si è cominciato a discutere di un vero e proprio ripensamento del sistema città. Tre per adesso le certezze: un piano per ridurre le inefficienze energetiche; azzerare in due anni il costo degli affitti comunali (attualmente ammontano a 1,8 milioni di euro l’anno); un taglio al comparto dirigenti pubblici da 3 milioni di euro l’anno. Tutto questo mentre il Comune attende di capire come il Governo deciderà di strutturare effettivamente la local tax.

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