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Inchiesta sulla gara Tpl regionale, le opposizioni: "Sospendere l'assegnazione, Rossi venga a riferire in aula"

L'assessore regionale Ceccarelli: "Abbiamo fatto tutto in modo regolare, fiducia nella correttezza dei nostri funzionari"

Scoppia la bufera politica sul caso della gara per il trasporto pubblico regionale su gomma, il maxi appalto da 4 miliardi di euro su cui ha acceso i fari la procura di Firenze.

"La situazione che si è venuta a creare sulla gara d'appalto è grave, chiediamo con urgenza che il governatore Enrico Rossi venga in aula a riferire sull'intera vicenda" chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).

"Noi in più di un'occasione abbiamo chiesto alla Regione Toscana di fare chiarezza, l'intera vicenda deve essere chiarita pubblicamente in aula dalla Regione Toscana e dal suo presidente" aggiunge Stella.

“Farò un question time in Consiglio regionale per capire se l’assessore Ceccarelli intenda applicare una sospensiva all’assegnazione della gara unica del trasporto pubblico locale", rincara la dose il consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi).

"Con due funzionari sotto accusa, sarebbe opportuno che ogni procedura di assegnazione venisse sospesa in attesa degli esiti dell’inchiesta - dichiara Marcheschi - . Ho sempre considerato inadeguata la scelta della Regione di affidare il trasporto pubblico attraverso una gara unica a livello regionale".

Anche Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e candidata alla presidenza della Toscana, è pronta a depositare un’interrogazione sul tema: "La Regione ha il dovere di riferire in aula in merito alle numerose ombre che hanno portato la procura di Firenze ad aprire un’inchiesta sulla gara per il gestore unico del traporto pubblico locale in Toscana".

"Un’indagine ancor più sconvolgente se letta alla luce delle recenti affermazioni dell'assessore Ceccarelli che, dopo l’ultima sentenza del Tar, ha sostenuto che 'la Regione ha fatto le cose per bene e nel rispetto delle leggi' - ricorda Galetti -. I dettagli dell’inchiesta suggerirebbero ben altro”.

E proprio all'assessore regionale Vincenzo Ceccarelli è affidata la prima replica della Regione sul caso: "La Guardia di Finanza si è rivolta alla Regione per acquisire la documentazione sugli atti di gara, ricevendo il massimo della collaborazione - ha detto Ceccarelli -. Confermiamo la massima fiducia nella correttezza dell'operato dei funzionari dei nostri uffici e siamo certi che anche questo procedimento lo dimostrerà, così come accaduto fino ad oggi con i ricorsi in sede amministrativa".

"Per quanto ci riguarda - prosegue Ceccarelli - convinti che tutto sia stato fatto in modo regolare, andiamo avanti con l'unico obiettivo di fare l'interesse dei cittadini che hanno il diritto ad avere un servizio rinnovato e di qualità".

Ma le opposizioni tornano alla carica: "Avevo presentato un'interrogazione direttamente al ministro a ottobre dello scorso anno, spiegando in dettaglio tutta la vicenda e chiedendo un suo intervento. Fino ad oggi nessuna risposta è arrivata" sostiene il senatore Fabrizio La Pietra (Fdi).

"Chiaro che a questo punto, con due funzionari della Regione sotto accusa, sia opportuno che ogni procedura di assegnazione sia sospesa in attesa degli esiti e dei chiarimenti dell’inchiesta. È un atto dovuto da parte della Giunta regionale per rispetto di tutti i cittadini toscani, ma soprattutto delle aziende e dei lavoratori" dichiara La Pietra.

"Ci auguriamo che la magistratura faccia piena luce - afferma infine il deputato Giovanni Donzelli (Fdi) - A febbraio scorso, ho presentato un'interrogazione parlamentare per verificare la terzietà nel rispetto della concorrenza nella gara: il governo non ha mai risposto. A prescindere dagli esiti giudiziari in questa vicenda c'è una evidente mancanza di trasparenza, a partire dalla Regione Toscana che ha assegnato la gara ai francesi".

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