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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Giorno del Ricordo in Consiglio regionale: scintille fra Rossi e Donzelli

Excursus storico del Prof. Pillotto. Fratelli d'Italia attacca il governatore: "Falsifica la storia"

Un excursus storico appassionato del professor Stefano Pilotto, esperto di storia e problemi dell’Europa Centro-Orientale e dei Balcani, ha chiuso la seduta solenne, a palazzo del Pegaso, in occasione del Giorno del Ricordo. “Le istituzioni – ha detto Pilotto - oggi devono riflettere sull’esodo di tutti quei cittadini, più di 300mila che dovettero lasciare l’Istria, Fiume, il Quarnero, la Dalmazia. Molti di loro – ha continuato il professore - scelsero la via dell’esilio lontano. Oggi vivono in Australia, Sudafrica, Argentina, Stati Uniti, e se andate ad incontrarli, vi diranno non voglio tornare perché la ferita è ancora aperta”.

Pilotto invita a pensare al significato profondo di “sradicamento”, “perdita del contatto con la terra, la cultura, la casa, il cimitero dove sono sepolti i propri avi”. “Un sentimento – aggiunge - che la comunità nazionale italiana deve condividere. Ogni momento dedicato alla riflessione è utile, non per generare polemiche sul passato o per lasciarsi andare ad accuse reciproche, ma per capire cosa è successo 75 anni fa”.

Il professore si è soffermato sui due grandi elementi che uniscono la Toscana al destino degli istriani, fiumani e dalmati. “L’uno – ricorda- è legato alla figura di Dante Alighieri, le associazioni a lui dedicate, infatti, lavorarono in Dalmazia per la tutela della lingua e della cultura italiana”. Il secondo elemento fu, invece, la motonave toscana che accolse gli esuli che partivano da Pola e li portò in Italia e da lì lontano, “Pola rimase una città fantasma con 3mila 500 abitanti”. 

Tensione in aula dove Enrico Rossi ha sottolineato come "bisogna sempre mettersi dalla parte delle vittime", "accantonando le ideologie". Ma per il capogruppo di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, l'intervento del governatore è stato "fazioso", perché "ha ricostruito gli eventi precedenti alle Foibe dando la colpa al fascismo e al nazismo. Oltre a essere un falso storico, è una follia gravissima, un intervento vigliacco e vile". Scambi di battute roventi poi all'uscita dall'aula tra Rossi e Donzelli, che è uscito dall'assemblea per protesta nel momento in cui il governatore ha preso la parola.

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