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Gentiloni a Firenze, l'ultimo discorso da capo del governo: "L'Italia non è un Paese sprecone"

E' arrivato con nove macchine della scorta per partecipare all'annuale incontro sull'UE

Verso le 16 il capo del governo Paolo Gentiloni è atterrato a Peretola. Ha poi raggiunto Palazzo Vecchio per partecipare all'ultima edizione di 'The State of the Union' (l'annuale rassegna sulla Ue organizzata dall'Istituto europeo). E' stato uno degli ultimi interventi del politico nelle vesti di presidente del consiglio visto che tra domani e lunedì Lega e M5S presenteranno un nome per la guida di Palazzo Chigi. E ne è consapevole anche il politico romano, più volte ha ribadito - nel corso del suo intervento nel Salone dei Cinquecento - che non parteciperà al prossimo vertice del consiglio europeo come presidente del consiglio dell’Italia.

Gentiloni è arrivato accompagnato da nove auto della scorta. Piazza della Signoria è stata transennata per tutto il giorno: la mattina è intervenuto il presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker mentre nel primo pomeriggio ha preso la parola il presidente della Bce Mario Draghi.

Ad accogliere Gentiloni erano presenti il sindaco di Firenze Dario Nardella, la vicepresidente della Regione Monica Barni e il questore della città Alberto Intini. In questi due giorni dedicati all’Unione europea non si è fatto vedere l’ex segretario dei democratici Matteo Renzi che negli scorsi giorni aveva suggerito di riassegnare l’incarico governativo a Gentiloni.

"Tanti dicono che il governo Lega-M5S non piace all’Europa. Probabile, dico io. Aggiungo: non piace nemmeno a me, nemmeno a molti di noi. Ma dobbiamo parlarci chiaramente, amici: quello che conta non è ciò che piace a noi o alla Commissione Europea, ma ciò che piace agli italiani", ha scritto stamani su Facebook Matteo Renzi. Paolo Gentiloni, invece, ha dipinto un quadro più fosco: "Le risposte sovraniste sono sbagliate e irrisorie per questo serve l’Europa, sappiamo tutti quanto sarebbe grave se il sovranismo colpisse uno dei tre Paesi fondatori della Ue nell’ultima campagna elettorale ho sentito proclami elettorali pericolosi".

Il capo del governo ha citato quanto detto ieri da Sergio Mattarella a Badia fiesolana ma ha anche avanzato delle critiche verso l’Ue. “Di fonte al rischio economico – ha detto Gentiloni nel Salone di Cinquecento - i Paesi con maggiore difficoltà (come l’Italia, ndr.) sono stati dipinti come gaudenti spreconi, è stato un errore”.

 

Il presidente del consiglio Paolo Gentiloni a Firenze

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