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G8 a Firenze: Palazzo Vecchio prepara il piano da 200 milioni di euro

Ventiquattro ore dopo l'annuncio del premier Renzi, Nardella esce allo scoperto: "Si tratta di una sfida storica, un'occasione economica straordinaria". Da Roma attesi 200 milioni per i lavori sulla direttrice Fortezza - Cascine

“Ho proposto al Governo di tenere a Firenze il Summit G8 del 2017”. Tredici parole d’oro pesanti almeno 200 milioni di euro. Il virgolettato l’ha scritto ieri il premier Renzi nella lettera di congedo da Palazzo Vecchio scritta ai fiorentini. I conti li ha fatti Dario Nardella – il supplente, da ieri, ufficialmente vicesindaco reggente – in una conferenza stampa dai toni altisonanti organizzata 24 ore dopo l’annuncio: “Il G8 non è un eventualità ma una certezza. Nel 2017 l’organizzazione tocca all’Italia e il premier Renzi formalizzerà domenica prossima la candidatura della nostra città che ospiterà, presumibilmente nell’autunno di quell’anno, i grandi delle potenze mondiali”.

“Si tratta – ha continuato Nardella – di un’occasione storica per la città, che abbiamo accolto con assoluto entusiasmo”. E ancora: “Una primissima volta per Firenze che in passato non ha mai ospitato un evento di questa portata”. Che in passato, il 21-22 giugno del 1996, ha ospitato il Consiglio europeo. E che, più su con gli anni, nel novembre del 2002, diede ristoro al Global Forum. Ma in questo caso, alla voce ‘ricadute economiche’ o indotto, si tratta di un altro film.

Della questione, prima che Renzi ne facesse menzione pubblicamente – a modo suo, con la passione per il colpo di scena, anche nel momento dell’addio – il premier ne aveva già discusso con il vicesindaco già domenica in un minivertice nel bel mezzo delle primarie. Tanto che, Nardella, aveva già cominciato a far galoppare gli uffici per un primo canovaccio organizzativo.

Un primo abbozzo che poggia sulle cifre che Palazzo Vecchio ha richiesto al dipartimento della Protezione Civile. Per il G8 all’Aquila (8-10 luglio 2009) il Governo spese quasi 185 milioni di euro. Per quello fiorentino i tecnici comunali hanno stimato 200 milioni di euro di opere infrastrutturali. Da qui i sorrisi a 36 denti di Nardella e company.

200 MILIONI DI INVESTIMENTI – Una pioggia d’oro (fuori dal patto di stabilità e che, sperano a Palazzo Vecchio, prenda la via dei canali preferenziali, magari sotto il controllo di un’unità interistituzionale Governo-Regione-Comune) da spalmare sulla direttrice Fortezza – Cascine (“a due passi dalla stazione Santa Maria Novella”).

FORTEZZA Cento milioni di euro per il restayling della Fortezza da Basso. Praticamente da Roma arriverebbero quei denari necessari per portare alla luce un vecchio progetto che non ha mai trovato concretezza fattiva: il rimodernamento strutturale e radicale del polo fieristico fiorentino. Direttamente legato alla Fortezza, un altro intervento di riqualificazione massiccio: quello, distante appena duecento metri, dedicato al Pala Congressi di piazza Adua (cinque, al massimo dieci milioni).

Poi più su, risalendo verso l’Arno, un’altra fetta consistente del pacchetto ‘fondi a pioggia’, sarebbe destinata al completamento del Teatro dell’Opera (che venerdì 28 marzo vedrà l’inaugurazione della piazza). Si parla di circa 60 milioni per metter in piedi l’Auditorium del teatro. Una vecchia idea, ripescata direttamente dal progetto iniziale, derubricata negli anni del commissariamento. Ora, il lotto da “eventuale” passerebbe a reale: si tratterebbe di uno spazio da 1100 posti, scomponibile in due settori da 550 posti ognuno. Sempre alle Cascine sarebbe dirottata una quindicina di milioni per le strutture ricettive già deliberate nell’area delle ex Scuderie. Infine, gli ultimi 15 milioni di euro, sarebbe indirizzati per completare il sistema dei parcheggi scambiatori dislocati lungo la cerniera periferica della città. Finita qui? No, c’è altro. Fuori dal sacco dei 200 milioni, il vicesindaco infatti ha ipotizzato ad un fondo ad hoc per le strutture alberghiere.

PERETOLA – All’allargando l’orizzonte, in tema di infrastrutture, dentro l’operazione potrebbe entrare anche l’aeroporto di Peretola: “Con Renzi – ha detto Nardella – ho parlato anche dell’aeroporto, ma il masterplan è complesso da inserire in un progetto più ampio di finanziamenti legati all’evento. Gli altri sono beni pubblici, l’aeroporto è a gestione privata. L’AirForce One – sorride – atterrerà a Pisa, noi ci accontentiamo dell’aereo nostro primo ministro”.

LAVORO – Una maxi operazione – in taluni casi, come in quello della Fortezza, tappa buchi – che si farebbe sentire anche sull’indotto occupazionale: “Secondo i dati Irpet – ha continuato il vicesindaco – il G8 attiverebbe, connessi all’evento, in Toscana 2926 posti di lavoro, 4475 nel Paese”.

Certo, non mancherebbero i problemi. Prima su tutti i cantieri della tramvia, quelli della linea due e tre che potrebbero passere proprio nel cuore della zona rossa. Un’eventualità che c’è ma che per adesso non preoccupa: “Nel 2017 – ha commentato l’ingegnere Giacomo Parenti – non è prevista la cantierizzazione dell’area”. Nardella, un secondo dopo, si fa più chiaro: “Mi auguro che per quella data i lavori siano terminati, sulla realizzazione della tramvia ci giochiamo tutto”. Altri punti di domanda legati a crono tabelle cittadine. La stazione Foster, nell’area ex Macelli? “Vedremo passo, passo”.

SICUREZZAPoi il capitolo sicurezza, visto che le città interessate dal G8 spesso sono teatro della protesta: “Su questo fronte ci muoveremo sotto la super visione dei ministeri preposti”, quindi dell’Interno. Non mancherà nel pacchetto anche la nuova viabilità “ma questo, lo vedremo più avanti. Ora il nostro compito – conclude – è farci trovare pronti. Mai un evento del genere è stato ospitato a Firenze, è un’occasione straordinaria, anche dal punto di vista economica”. Per questo “già da giugno si insedierà una task force dedicata a Palazzo Vecchio”.

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