rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Alta velocità: sì alla Foster. Rivoluzione nelle linea 2 e arriva la 4

Siglato a Roma l'accordo per la realizzazione della Tav. Tesoretto per Firenze, stravolto il percorso della linea 2 e arriva anche la 4 dalla Leopolda alle Piagge

E alla fine il nodo si è sciolto, o meglio il dado è tratto. All’interno del dicastero romano titolare delle infrastrutture si è consumato quello che potrebbe essere l’ultimo atto, quello definitivo, del lungo, tortuoso e tormentato capitolo innescato dall’alta velocità. La firma è stata messa in calce alle 12,15; protagonisti dell’intesa il Ministro alle infrastrutture Altero Matteoli, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, il presidente e l'amministratore delegato di Fs, Lamberto Cardia e Mauro Moretti, il vicepresidente della Provincia di Firenze, Laura Cantini ed infine Michele Mario Elia, l’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs Italiane).  

L’ACCORDO IN SINTESI - Con la firma di oggi si dà il là alla realizzazione della tanto discussa e dibattuta stazione sotterranea Foster, nell’area degli ex Macelli (tra viale Belfiore e la Fortezza); un’opera chiave nello scacchiere ferroviario velocissimo. Con la benedizione istituzionale della cattedrale sotterranea, i lavori del tunnel di collegamento che sottoattraverseranno il capoluogo toscano per circa sette chilometri (un'opera che potrebbe essere conclusa nel 2015), potranno partire senza la spada di Damocle pendente. La talpa Monnalisa, l'oramai celeberrima fresa viola realizzata per il tunnel fiorentino, procederà senza incertezze di sorta; entro fine anno scaverà nel sottosuolo. Il grosso dell’accordo ruota attorno a queste due matasse, ma molto altro è stato pianificato. Dopo due anni di tira e molla tra Renzi ed l’amministratore delegato di Fs Moretti, dopo le infinite bozze di intesa, le concessioni e gli aut aut, alla fine tutte le perplessità sono state sciolte, grazie anche alle mediazioni della Regione. Così attorno al tavolo ministeriale sono stati sanciti gli accordi accessori che hanno sostanzialmente sostenuto l’intero protocollo.

Primo, la creazione del collegamento ferroviario fra la nuova stazione alta velocità Firenze Belfiore e la stazione di Firenze Santa Maria Novella, il celeberrimo people mover, il trenino che collegherà le due stazioni di riferimento fiorentine (Foster e Santa Maria Novella); un punto su cui Renzi era stato inflessibile. Fin dal proprio insediamento, infatti, aveva scartato la vecchia ipotesi dell’allora ex assessore regionale alle mobilità Riccardo Conti, che aveva intenzione di  fermare i treni regionali sopra la stazione sotterranea, escludendo Santa Maria Novella. A Renzi questo non è mai andato giù, la sua filosofia puntava sull’approdo nel cuore di Firenze e su un collegamento che avrebbe trasportato i pendolari al nodo Tav. La Regione, dopo trattative interminabili, ha messo da parte questo progetto, cosicché il sindaco si è potuto accomodare al tavolo della trattativa, con buona pace dell'assessore Ceccobao. Così è stato e da oggi il people mover sarà una realtà.

Secondo, il miglioramento dell'accessibilità alle stazioni del nodo ferroviario e la realizzazione di opere collaterali volte al miglioramento del traffico. In sostanza, oltre a sancire e pronunciare la parola fine ad una vicenda andata avanti negli anni senza possibile via di uscita, i firmatari hanno cercato di rispondere in maniera adeguata alle esigenze di interconnetività territoriali, integrando il Sistema dell’alta velocità con il trasporto regionale e metropolitano ed i collegamenti a media e lunga percorrenza; un punto chiave che tiene insieme tutti gli altri pezzi. Sospesi, invece, altri interventi previsti nel passato accordo del '99, su tutti la metropolitana Perfetti - Ricasoli. Novità importanti riguardano anche i lavori per le linee 2 e 4 della tramvia di Firenze, ancora da realizzare, ma che si dovrebbero collegare al piano complessivo del progetto Tav.
 

LINEA 2 - La Regione, in una nota, fa sapere che con l’accordo, il tracciato tramviario che collegherà l'aeroporto di Peretola con piazza dell'Unità, modificherà parte del proprio percorso. Il motivo è da ricercare nel fatto che il precedente si sovrapporebbe alla stazione dell'AV. Il Comune di Firenze ha chiesto le modifiche necessarie, Rfi ha accettato di mettere a disposizione altre linee di TrenItalia. Sono stati nel merito appianati altri punti chiave dell’operazione tramvia 2, infatti è stato concesso il via libera al passaggio della linea in viale Belfiore all'interno di palazzo Mazzoni, ed in questa decisione ha pesato il recupero dell'edificio come richiesto dalla soprintendenza.

LINEA 4 - Per la tratta in questione, che collegherà la stazione Leopolda alle Piagge, è stato siglato il passaggio di proprietà da Rfi a Palazzo Vecchio della ferrovia Cascine-Leopolda, sopprimendo l'utilizzo della linea in favore della tramvia, previo via libera del ministero.

TESORETTO - Alla fine i milioni di cui si è tanto parlato in questi giorni si sono trasformati in realtà, nero su bianco. Nelle casse del Comune e della Provincia infatti saranno versati da RFI quasi 100 milioni di euro per le opere di compensazione (di cui circa 96 a Firenze, il resto alla Provincia). Soldi cash, un vero e proprio tesoretto; il Comune non ha ancora stabilito l’utilizzo di gran parte di questi denari, se non per la messa in sicurezza del torrente Mugnone. Per la Provincia il discorso è diverso, gli oltre cinque milioni sono in parte vincolati alla realizzazione della passerella pedonale sull’Arno a San Donnino.

COMMENTI. Il sindaco di Firenze commentando a caldo ha parlato di “discreto compromesso”. E’ noto infatti che non tutte le richieste del primo cittadino siano state soddisfatte da Moretti. Non un pugno di mosche ma neppure una giornata trionfale; la piattaforma di due anni fa si è ristretta e di molto, il sindaco questo lo sa, ma a casa non è tornato con le briciole; alti e bassi, come da indiscrezioni. Nettamente diverso il morale del presidente Rossi che ha commentato soddisfatto: “non c'é futuro senza Alta velocità ferroviaria; grazie anche alle scelte fatte negli anni passati la Toscana avrà una stazione moderna come poche altre regioni avranno. E' un fatto decisivo per lo sviluppo dell'intera regione che sarebbe stato miope non cogliere”. E’ sempre il governatore ha puntualizzare gli accordi presi che determineranno la mobilità ferroviaria all’orizzonte: “é scritto ben chiaro nell'accordo che i binari di superficie, che si libereranno, verranno destinati al traffico regionale e metropolitano e che sarà garantito un collegamento idoneo, con un binario dedicato, tra la stazione dell'alta velocità e Santa Maria Novella”.

CRITICHE - Un’ultima battuta Rossi la spende sulle questioni portate all’attenzione dalle associazioni come Idra, Italia Nostra ed il Comitato contro il sotto-attraversamento, riguardo a possibili rischi sismici, i mancati controlli e la contaminazione delle terre di scavo da riutilizzare nelle ex miniera di carbone di Santa Barbara (Cavriglia): “non faremo sconti a nessuno; naturalmente anche agli altri enti preposti al controllo e al rispetto delle regole chiediamo altrettanto rigore e impegno. In particolare a Rete ferroviaria italiana, stazione appaltante di quest'opera e che ringraziamo per la disponibilità mostrata nel trovare un punto di equilibrio che ha consentito la firma dell'accordo, chiediamo di mantenere una stretta sorveglianza sui cantieri in modo da garantire il rispetto dei tempi”.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alta velocità: sì alla Foster. Rivoluzione nelle linea 2 e arriva la 4

FirenzeToday è in caricamento