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Politica Novoli / Via di Novoli

Novoli: l’ex centrale Fiat nel 2013 diventerà un polo culturale

Partiranno il prossimo anno i lavori di riqualificazione dell'ex ciminiera. Il Comune presenterà il progetto il 28 settembre durante la presentazione dei cento luoghi

Si chiuderanno nel 2013 i lavori di riqualificazione della ex centrale Fiat di Novoli. Al posto della ex ciminiera nascerà un polo culturale. Il progetto verrà presentato ai cittadini il 28 settembre insieme agli 99 luoghi recuperati dall’amministrazione. La centrale, tutt’ora di proprietà dell'Immobiliare Novoli, era uno dei fabbricati che sorgeva nell'area dove, a partire dal 1939, la Fiat dislocò le proprie attività produttive.

CIMINIERA - E' alta 30 metri (20 metri di ciminiera) e distribuita su una superficie di circa 1200 mq per quattro piani. L'area, si ricorda in una nota di Palazzo Vecchio, soggetta a dismissione nella metà degli anni '80, dal 2000 è stata interessata da un piano di recupero che prevedeva la totale demolizione degli edifici preesistenti con conseguente costruzione di nuovi fabbricati (tra i quali il Palazzo di giustizia e il Polo delle scienze sociali), fatta eccezione per la centrale termica che doveva diventare un luogo di 'simbolico passaggio' dal passato al futuro della città, unica memoria rimasta dell'insediamento produttivo preesistente. Per questo nel 2004 è stato bandito un concorso di idee per la realizzazione di un Urban Center, un luogo aperto ai cittadini in cui esporre i progetti più importanti sulla trasformazione della città.

ACCORDO - Dagli accordi precedenti l’Immobiliare Novoli avrebbe dovuto realizzare i lavori, accollandosi gli oneri di urbanizzazione, per poi consegnare la struttura, già pronta, al Comune in veste di nuovo proprietario e gestore. Nessun risultato tangibili ha portato con sé un cambio di rotta. L’Immobiliare darà al Comune 2,5 milioni di euro, costo che avrebbe sostenuto per i lavori. Palazzo  Vecchio si occuperà di stilare un bando per recuperare la struttura e poi gestire l’immobile, cofinanziando l’opera per un eventuale aumento dei costi. L’indirizzo della destinazione d’uso sarà pubblico e culturale.
 

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