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Sesso tra escort e funzionario in ufficio di Palazzo Vecchio: “Noi parte lesa”

Dopo le intercettazioni pubblicate dal quotidiano La Nazione imbarazzo a Palazzo Vecchio per la presunta storia di sesso all'interno di un ufficio decentrato del Comune di Firenze

Le luci rosse su Firenze non si spengono ma puntano su altre location. Una seconda inchiesta del Sito di Firenze dimostra come il meretricio all’interno degli alberghi fiorentini sia tutt’ora attivo. Sabato scorso l'ultimo appuntamento con una escort. Stessa modalità: internet per la scelta della lucciola e relativo messaggino sull’utenza telefonica per comunicare albergo e ora dell’incontro. Stavolta è un noto albergo dell’Isolotto a essere ripreso dal cronista del web. Qualche chiacchera tra il giornalista e Anastasya, che lo accoglie in camera 'armata' di reggiseno e perizoma nero, e poi in fuga verso l’ascensore per guadagnare l’uscita.

La scoperta è legata all’inchiesta su un giro di escort in alcuni alberghi fiorentini tra i cui clienti vi sarebbero nomi eccellenti di professionisti e politici. Caso che sta creando non pochi imbarazzi anche a livello di amministrazione. Infatti la settimana scorsa La Nazione ha pubblicato degli stralci di intercettazioni in cui si rivelava un presunto rapporto sessuale tra una lucciola romena di alto bordo e un funzionario di Palazzo Vecchio avvenuto dentro una sede distaccata del Comune di Firenze.

Parte della Stampa aveva già parlato di ‘bunga bunga’ gigliato, in un momento peraltro in cui il rottamatore sembra intenzionato a prendersi la 'testa' del Partito democratico. Un momento politico in cui questo tipo di polemiche sono l’ultima cosa che serve per arrivare alla vetta. Il sindaco, il cui talento comunicativo è indubbio, per ora non si espone ne su facebook ne su twitter sebbene l’amministrazione abbia già chiesto delucidazioni in procura sulla vicenda.

“Non voglio commentare, in Procura c'è gente seria, nulla ci è stato comunicato” ha detto al Corriere fiorentino Matteo Renzi: “Allo stato sembra che siamo parte lesa, perché è saltata fuori una storia laterale e antipatica, cioè che gli alberghi non avrebbero pagato al Comune la tassa di soggiorno. Il resto lo vedremo”. Fatto sta che andrà chiarito se l’episodio di cui si parla da giorni sia avvenuto in orario di lavoro e se un ufficio amministrativo sia diventato o meno un’alcova di piaceri.

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