rotate-mobile
Elezioni regionali Toscana 2015 Barberino di Mugello

Regionali, Salvini lancia l'ultimatum a Fi: "Benvenuti, ma il candidato è nostro"

Tour elettorale in Mugello e a Bagno a Ripoli per il leader del Carroccio. Il nemico è "Renzi". Con Alfano "mai". La Mukki? "Ci batteremo contro svendite". Presidi contro la Lega a Borgo San Lorenzo. L'Arci Firenze: "Personaggio non gradito"

Da Barberino, a Borgo San Lorenzo fino a Bagno a Ripoli. Matteo Salvini, il leader della Lega Nord che si è messo in testa di fare concorrenza a Renzi (da selfie e copertine in su), ieri è sbarcato in Toscana per un primo tour elettorale a fianco di Claudio Borghi, il responsabile economico del Carroccio (nemico giurato di Fiscal Compact e unione monetaria), schierato contro il candidato del Pd, l’attuale governatore Enrico Rossi.

La Lega contro il Pd. Per ora. Con il Pd che ha rotto con Sel e che tenterà di coprire il vuoto verso sinistra con il civismo, magari con l'autorevolezza 'no-global' di Sara Nocentini, possibile guida di una lista collegata direttamente a Rossi. Con i vendoliani di Sel pronti a dar corpo al lodo Tsipras in Toscana: il polo ‘No-Dem’ che riunisce i comitati dell'Altra Europa per Tsipras, i vendoliani toscani di Sel, rifondazione e la Liste civiche ‘Buongiorno Toscana’ guidate da Andrea Raspanti. Che vorrebbe mettersi al sole, ma che, come scrive Repubblica Firenze, potrebbero aver trovato in Tommaso Fattori l’uomo per lanciare la sfida a Rossi.

Lega quindi contro centro-sinistra. Per ora. Perché sulla sponda destra del fiume ancora si vive alla giornata. Forza Italia e Ncd vorrebbero costruire una coalizione ampia e civica di centro-destra. Fratelli d’Italia ha scelto il volto di Giovanni Donzelli, mister opposizione, ma è al bivio: da soli o coalizzati.

Salvini, ieri, già all’Hotel Barberino, prima tappa del tour, ha messo le cose in chiaro. Scegliendo per tutti: “Siamo aperti al sostegno di chiunque, a patto che non sostenga il governo Renzi. Abbiamo un progetto e un candidato. Se Forza Italia, con il nostro candidato, vuol essere della partita è la benvenuta”. L'ennesimo no a Ncd perché sostiene il premier; sì a Forza Italia, a patto che converga su Borghi. Così o niente, o meglio: ognuno per la sua strada.

SCHEMA ANTI RENZI – Nota di servizio. La politica che passa dall’imbuto mediatico funziona se polarizzata e leaderistica: il polo del noi contro quello del loro. In palio il governo del Paese. Berlusconi che aggiusta l’Italia in stile Mediaset per scongiurare il pericolo comunista; il V-Day di Grillo, la rottamazione contro i dinosauri. Ora c’è chi dice sia arrivato il turno di Salvini. Il ragazzo comincia a crederci, tanto da rintracciare anche lui il ‘nemico’: Renzi. Quindi si presenta in Mugello con il suo nuovo slogan, loggato anche sul camper della Lega (il camper, come Grillo, come Renzi): “Renzi a casa”. Renzi “è una calamità nazionale”, quindi “mai con Alfano”. In Toscana gli viene più facile. Vedremo come andrà in Veneto, con le minacce che arrivano dalla Lombardia. Ma lo schema è lo schema (rischi compresi) e a Salvini interessa costruire il campo di battaglia per sfidare il rottamatore.

LEGA AL BALLOTTAGGIO, CON VERDINI FI MAI OPPOSIZIONE – Addio Ncd, quindi. Magari la sponda arriverà da Fratelli d’Italia, facendo confluire su Borghi i voti, pochi, anche di Casapound (il trio della 'marcia su Roma'). Obiettivo? Contro Enrico Rossi e il Pd “possiamo andare al ballottaggio. Sarà un po’ come Davide e Gilia ma ce la possiamo fare”. E Forza Italia? "E’ la benvenuta", ripete, anche se non mancano le frecciate: “In Toscana- contesta Salvini- non ha mai fatto opposizione, forse perché ‘era qualcuno amico di qualcun altro”. Chiaro riferimento a Denis Verdini.

PUNTI TOSCANA – Non mancano le parole d’ordine della battaglia elettorale: “Chiediamo trasparenza, con la Lega i casi Monte dei Paschi e Banca Etruria non sarebbero accaduti”. Poi, continua il leader leghista, “lavoro, non solo per gli amici degli amici; sicurezza e quindi controllo sull’immigrazione. Infine difesa della sanità che invece governatore e stato centrale stanno smontando pezzo per pezzo”.

MUKKI – Visto il luogo non poteva mancare la partita del latte in Mugello: sulla Mukki “dobbiamo assolutamente difendere la produzione locale e i posti di lavoro. Abbiam già vissuto svendite simili in altri contesti e città, e qua faremo la battaglia fino all’ultimo momento. Qui ci hanno chiamato i rappresentanti degli allevatori”.

PRESIDI CONTRO SALVINI – Questa la parte politica, poi c’è stata quella che ha riguardato la contestazione. Prima a Borgo San Lorenzo, poi a Bagno a Ripoli. Due presidi pacifici contro il pianeta Salvini, la Lega Nord, “il razzismo e ogni tipo di pensiero fascista”, sottolineano i ragazzi a Borgo, in piazza Martin Luther King, guardati da le forze dell’ordine, a una cinquantina di metri dal gazebo del Carroccio. Con Arci Firenze che, quando ieri si era sparsa la voce che il leader legista avrebbe fatto visita ad una casa del popolo nel fiorentino, in risposta alle minacce che avrebbero fatto saltare l’aperitivo del carroccio in un locale di Bagno a Ripoli, gli chiude le porte in faccia: “La Lega e Salvini- scrive Arci Firenze su Facebook- continuano a provocare. Dicono che stasera andranno in una Casa del Popolo. Sappiano che personaggi del genere non sono graditi. L'Arci e i suoi circoli sono associazioni antifasciste e antirazziste. L'opposto della becera demagogia con cui si vuole continuare a inquinare il nostro Paese".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Regionali, Salvini lancia l'ultimatum a Fi: "Benvenuti, ma il candidato è nostro"

FirenzeToday è in caricamento