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Giovedì, 18 Aprile 2024
Elezioni regionali Toscana 2015 Signa

Furti nelle pelletterie: "Coinvolgete i comuni nell'ordine pubblico"

Venti episodi a Scandicci, imprenditori lanciano l'allarme. La soluzione di Bambagioni (Pd)

Far partecipare al comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico i rappresentanti dei comuni della cintura fiorentina. E' questa la principale richiesta emersa da un incontro avvenuto a Signa per affrontare il tema dei furti nelle aziende a Scandicci, Lastra a Signa e nella Piana. Ad organizzare l'evento - a cui hanno partecipato  i sindaci Alberto Cristianini (Signa) e Angela Bagni (Lastra a Signa), Franco Baccani, presidente della Sezione Pelletteria di Confindustria Firenze, Emiliano Poli, responsabile del forum legalità e sicurezza del Pd e Alessandro Spinelli, comandante della Polizia municipale di Signa - è stato il consigliere regionale uscente e candidato per il Pd alle elezioni regionali Paolo Bambagioni.

"Dallo scorso settembre ad ora – ha detto Baccani - ci sono stati una ventina di furti nelle pelletterie di Scandicci. Fino a oggi però è mancata un’azione coordinata, a fronte invece di un sistema che è ben collaudato. L’associazione che rappresento chiede di poter collaborare in maniera stretta con le istituzioni per creare una rete capace di contrastare questa ondata di criminalità che sta minando il tessuto produttivo del territorio. L’obiettivo di tutti dev’essere quello di concentrarsi su un’azione organica: forze politiche e imprenditoriali devono lavorare unite".

Fra le proposte avanzate anche l’implementazione della sorveglianza, attraverso lo sviluppo della tecnologia da una parte e la proposta di un controllo mirato delle zone industriali dall’altra. Gli imprenditori hanno fatto notare che "va bene lavorare sul sistema della videosorveglianza, ma si tratta di una soluzione che richiede molto tempo. Quando al contrario, per gestire quella che è ormai una vera e propria emergenza, serve una soluzione immediata. Visto che le zone industriali sono circoscritte, si potrebbero prevedere delle postazioni di controllo fisse, con addetti alla sorveglianza a monitorare l’ingresso delle zone industriali nelle ore cruciali. Una soluzione che necessita di un lavoro di coordinamento sul territorio, e in questo senso chiediamo una mano ai comuni".

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