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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Elezioni comunali 2014

Renzi-Rossi, il nuovo asse politico tra il segretario/sindaco e il governatore

Si sono incontrati per Firenze. Tre temi sensibili: Fortezza, tramvia, aeroporto. Su Letta: "Il governo deve andare avanti". Sulle elezioni fiorentine, Rossi: "E' un onore che il segretario del Pd si ricandidi". E in questo ha chiuso alle primarie

Matteo Renzi, che ieri ha compiuto 39 anni (buon compleanno sindaco/segretario), ha passato il compleanno prima al lavoro, poi in serata a casa, dove ha festeggiato con la propria famiglia. Pranzo di lavoro all’Osteria Oltrarno. Dall’altra parte del tavolo, Aldo Cazzullo, del Corriere della Sera. Menù tipico, intervista quando è l’ora del caffè. E un virgolettato su Letta che ha fatto rumore: “Enrico non si fida di me, glielo detto l’altro giorno. Ma sbaglia. Io le cose le dico in faccia. E sono le stesse che dico in pubblico: non uso due registri diversi. Impareremo a conoscerci. Ma ora è importante finalmente mantenere gli impegni e realizzare le promesse”.

Dopo pranzo, tra una telefonata e un messaggio di auguri, Renzi è saltato sulla sua bicicletta e si è diretto a Palazzo Strozzi Sacrati, dove ha incontrato Enrico Rossi. Tema del vertice – svoltosi in “un clima ottimo e di piena collaborazione” – tra sindaco e il governatore della Toscana, Firenze. Ma d’latra parte Renzi è anche l segretario del Pd, e quindi tra i due si è parlato anco di questioni e beghe nazionali: “Siamo entrambi convinti che il governo deve andare avanti”. Così Rossi al termine dell'incontro. E il Pd? “Deve fare da stimolo nei confronti del governo e nello stesso tempo deve prendere l’iniziativa per dettare i temi di rilievo”.

FIRENZE – Questioni nazionali, come è logico, ma anche un piano per Firenze. Strutturato in una serie di punti: il piano di recupero della Fortezza legato al futuro di Firenze Fiera, il completamento della tranvia, l'ammodernamento dell'aeroporto di Peretola.

FORTEZZA – Sulla questione Fortezza appena il Comune avrà approvato la variante sarà possibile far partire il piano di recupero. L'impegno è quello di definire entro marzo un cronoprogramma dei lavori e la disponibilità a finanziarli visto che richiedono un investimento di 80 milioni

TRAMVIA – Sulla tranvia la Regione è riuscita ad ottenere dall'Unione Europea una proroga per il completamento delle linee 2 e 3 fino al marzo 2019. L'impegno è quello di concludere i lavori nel rispetto di questa nuova scadenza e al tempo stesso di lavorare per il progetto del prolungamento verso Campi e Sesto, per il quale la Regione ha stanziato un milione di euro.

PERETOLA – Infine il tema dell'aeroporto. La Regione è in attesa del masterplan di Adf, che conterrà la proposta della nuova pista di 2.000 metri, su cui la Commissione del Consiglio regionale inizierà il lavoro istruttorio per poi andare all'approvazione in Consiglio regionale. Si tratta di temi di rilievo per il futuro non solo della città di Firenze ma di tutta la Toscana e l'intesa ''registrata tra Regione e Comune è un fatto molto positivo e crea le condizioni per la loro concretizzazione''.

SINDACO – Finita qui? La giornata lavorativa dei due sì. Questa mattina se Renzi campeggiava sul Corriere, Rossi su Repubblica ha fatto il punto politico su Firenze, a pochi mesi dalle elezioni. Sul tavolo un candidatura di peso, quella del segretario del Pd, Renzi, che è intenzionato a fare il bis. Qui l’estratto dal quotidiano:

"E' un onore che il segretario del Pd si ricandidi a Firenze. E nessuno può dire diversamente, a mio parere". Parole che non ti aspetteresti dal presidente della Toscana Enrico Rossi, sostenitore prima di Bersani e poi di Cuperlo alle primarie, uno che Renzi lo ha combattuto politicamente nella scomoda posizione di "vicino di casa". Eppure è proprio Rossi, dopo aver incontrato ieri il sindaco nel palazzo della Regione in piazza del Duomo, a troncare del tutto la polemica sul doppio incarico.
Qualcuno chiede le primarie per Palazzo Vecchio.
"Renzi è stato ampiamente votato in città l'8 dicembre, non ha senso chiedergli di misurarsi di nuovo con le urne. E' il leader del Pd ed è un onore che scelga di rifare il sindaco, capisco bene anzi il suo desiderio di voler marcare la differenza rispetto alla politica romana che è diventata molto impopolare".
Potrebbe essere un mandato breve però.
"Sarà sindaco per il tempo in cui lo sarà, un anno, due o cinque. E poi chissà, magari il futuro candidato alla presidenza del Consiglio potrebbe anche non essere Renzi, non darei nulla per scontato. Guidare il governo in questa situazione è un compito molto gravoso e chi lo fa rischia di perdere consensi".

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