Scatizzi presenta la lista Ncd-Udc, botta e risposta tra Toccafondi e Bonifazi

“Una lista che rappresenta tutti i quartieri, tutte le professioni e le categorie sociali, con 24 uomini e 12 donne, accomunati dalla voglia di impegnarsi per Firenze, e di metterci la faccia a sostegno del nostro progetto”. Con queste parole Gianna Scatizzi, candidata sindaco di Firenze appoggiata da Ncd e Udc, ha presentato ieri i 36 candidati nelle lista che corre a suo sostegno. Capolista è l’avvocato Stefano Bertini, 59 anni, consigliere comunale uscente, mentre l’altro consigliere comunale uscente, il 36enne Emanuele Roselli, impiegato, chiude la lista al numero 36. Al numero 5 in lista, Simone Nencioni, vicepresidente fiorentino di Scienza&Vita.

“Sono soddisfatta di questa squadra, entusiasta e motivata. Abbiamo – ha detto Scatizzi – già fatto una riunione per programmare gli impegni comuni da qui al 25 maggio. Prima di tutto, vogliamo andare nei quartieri e nei rioni, per ascoltare e capire meglio le singole situazioni. Non abbiamo la presunzione di conoscere ogni singola realtà e di avere la soluzione a portata di mano. Prima ascolteremo, poi faremo proposte serie e credibili. E proporremo a tutti i fiorentini che incontreremo in queste settimane, di restare in contatto con noi, e di continuare a lavorare insieme anche dopo il 25 maggio”.

La campagna elettorale di Gianna Scatizzi sarà incentrata su “alcuni temi cardine e valori che muovono il nostro impegno: lavoro, infrastrutture e mobilità, sicurezza e decoro, cultura e turismo, attenzione agli anziani e alle categorie più deboli, scuola e sport. Su ognuno di questi temi abbiamo già istituito dei gruppi di lavoro, che hanno concorso a stilare il programma”. La candidata sindaco ha affermato che, se eletta sindaco, incontrerà e conoscerà “tutti i dipendenti comunali, che devono sentirsi parte di una squadra e di un progetto.

TOCCAFONDI vs BONIFAZI – Se a Gianna Scatizzi è toccato la presentazione della lista, a Gabriele Toccafondi, sottosegretario all’Istruzione, candidato alle europee e presente alla conferenza stampa, è toccato il ruolo dell’attaccante: il finalizzatore della polemica politica. Che in campagna elettorale, con le linee programmatiche, fanno il sale e il pepe del dibattito. Il sottosegretario, coordinatore di Ncd in Toscana, così si prende il ruolo e alza il tiro al pesce fino al pesce grosso di queste amministrative, Dario Nardella. Pd e Ncd, l’asse portante del Governo Renzi, l’alleanza che guarda al 2018. A livello locale tuttavia è un’altra storia, perché nei comuni si ridefiniscono i ruoli, così capita che compagni di viaggio a livello nazionali, si diano botte da orbi a livello locale. “Da uno che doveva essere il vicerottamatore – ha affondato così Toccafondi – mi aspettavo un po’ più coraggio, anche per quanto riguarda la sua coalizione, che va dall’estrema sinistra al centrodestra, passando da fuoriusciti di vari partiti”.

“Lo vedo – ha continuato – come un candidato nettamente debole”, infatti “si sta affollando molto governo intorno a Nardella, segno forse che proprio Nardella tanto sicuro del risultato elettorale non sembra”. Non è un caso, secondo il sottosegretario, che il “governo, con la questione delle caserme, cosa utile e giusta a cui lavoravamo da un anno, guarda caso, in piena campagna elettorale, arriva a questo accordo. Noto che forse Nardella ha bisogno di qualche aiutino”.

Le parole di Toccafondi, lanciate dalle agenzie, rimbombano tra le muta del Pd. E c’è chi gli replica subito a tono, come il tesoriere del Pd, l’onorevole fiorentino (e capogruppo dem in Consiglio comunale) Francesco Bonifazi: “Per noi parlano i fatti: a Toccafondi invece non restano che le parole. Nardella non è sicuro di vincere? É vero, perché noi abbiamo rispetto degli elettori. Però siamo consapevoli del lavoro svolto in questi anni che molti fiorentini ci riconoscono e il risultato straordinario delle caserme è l’ennesima dimostrazione del nostro buon operato”.