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Giovedì, 28 Marzo 2024
Elezioni comunali 2014

Elezioni, i grillini sfidano Nardella e l'inceneritore: "Pronta a incatenarmi" | FOTO

Il M5S punta a trascinare il vicesindaco al ballottaggio. La candidata Myriam Amato: "Nardella è come Renzi, tiene i piedi su due poltrone differenti. Siamo pronti a fare le pulci a Palazzo Vecchio". Grillo-Pizzarotti? "Anche il sindaco era sconosciuto"

“Vedi quei ‘cosi’ là? Io gli darei subito fuoco”. Quei ‘cosi’ detto volutamente in maniera dispregiativa, sono i nuovi cassonetti interrati dell’immondizia, quelli che sostituiscono i ‘bidoni’ della spazzatura nel centro storico di Firenze. Quadrifoglio, a braccetto con Renzi prima, oggi con Nardella, ne ha installati 38. Arriveranno a 50/52, ma l’attuale vicesindaco ha già promesso che da qui ai prossimi tre anni cambierà tutti i cassonetti in città, periferia inclusa. Appena finito di dirlo, la neo mamma Miriam Amato, passeggino alla mano, fa una risata e continua per piazza San Lorenzo dove l’aspetta la foto con gli altri candidati del Movimento 5 Stelle. Trentotto anni, originaria di Catanzaro – a Firenze da quando aveva 18 anni – ha due figli e si definisce “candidata portavoce sindaco”. Diploma di perito aziendale, alle spalle qualche esame di psicologia, al momento è disoccupata: “Provengo da una famiglia di umili origini, nella vita ho fatto di tutto”, compresa l’artigiana. Sorridente e con la bandiera del Movimento in mano, lì nel cuore di San Lorenzo, dove è intenzionata a tornare già la prossima settimana “per parlare con tutti, per far quello che non ha fatto Renzi che ha messo gli uni contro gli altri lasciando a Firenze questa patata bollente. Così come ha fatto per quel che riguarda la questione movida”.

Sorride ma sulla questione rifiuti è più seria che mai. “Il ciclo dei rifiuti va rovesciato come un calzino. Ci sono ripercussioni enormi sulle persone: dalla catena alimentare, alle emissioni atmosferiche, fino alle conseguenze oncologiche. A Montale, per esempio, ci sono donne con la diossina nel latte materno. Io sono una mamma, allatto e non posso immaginare come si sentano quelle mamme che affrontano un periodo così intimo con questa paura”. La soluzione? “La raccolta differenziata non è la sola soluzione, bisogna agire prima, come una forma di prevenzione: il porta a porta certo, ma anche la responsabilità diretta del produttore. Ancora, incentivare lo sfuso. E poi interpretare lo scarto come materia prima seconda”. Quindi, l’inceneritore di Case Passerrini...“E’ un no assoluto. Io mi ci lego davanti all’impianto. E non è una posizione sterile sotto campagna elettorale. Ho sempre lottato contro questa ipotesi e sono contrarissima al piano rifiuti prima provinciale e ora regionale”.

Poco prima della foto di gruppo, all’hotel Astoria, la presentazione alla città della squadra dei 5 Stelle in corsa per Palazzo Vecchio. Il proscenio è tutto per Amato ma la suo fianco ci sono altri 29 nomi in lizza. Tra gli altri Carolina Clementini che si è laureata alle Belle Arti, Paolo Rombi, tecnico al Teatro Comunale, Cosimo Giorgietti, 22 anni studente universitario, Giovanni Torchia che si becca l’applauso quando preso il microfono inviata i fiorentini a votare perché con “l’astensionismo fa vincere il Pd”.

NARDELLA E IL BALLOTTAGGIO - Già, il Pd. Il ‘nemico’ numero uno della compagine grillina. Nardella? “E’ come Renzi. Ho sentito che parlano di cambiamento. Uno dei loro cambiamenti è stato quello di attingere al fondo di riserva del bilancio comunale, cosa che non succedeva da 10 anni. Poi ovviamente il discorso è diverso, se per cambiamento si intende fare assenteismo in Consiglio comunale o tradire l’elettorato tenendo i piedi su due poltrone differenti, passando dall’una all’altra in base ai propri scopi personali. Mi riferisco ad entrambi, Renzi e Nardella”. Quindi porterà Nardella al ballottaggio? “Penso proprio di sì”. E poi, più roboante: “Voglio vincere, voglio una risposta forte dalla città, e penso che l’elettorato del Pd si senta deluso. Penso che il Pd non rappresenti le esigenze dei fiorentini”.

FARE LE PULCI - Detto l’obbiettivo massimo, quello minimo? “Fare le pulci al bilancio comunale, per capire se ci sono stati degli sprechi e come sono stati investiti i soldi. Servono meno poltrone dirigenziali e più operatori”. Prima di fare le pulci c’è da fare una campagna elettorale. Cosa vi inventerete? “La mia campagna si svolgerà sia sul web che nelle strade e nelle piazze, dove andrò per conoscere e presentarmi a quante più persone mi sarà possibile. Tra la gente, dove siamo meno ingessati perché è il nostro habitat naturale, orgogliosi della nostra semplicità”. E in questa “semplicità” “non ci presenteremo come singoli ma come squadra, non ci saranno loghi personali dei candidati in lista, solo il simbolo del M5S”.  “Il Movimento”, preannunciando alcuni capisaldi programmatici, “sarà attento ai comitati No Tav, al progetto dell’alta velocità ferroviaria di superficie da loro sostenuto e anche ai comitati della Piana”.

Semplicità (domani alle 11 di mattina in piazza della Signoria a prendere le misure a Palazzo Vecchio) e Beppe Grillo che sabato sera sarà a Firenze con il suo ultimo spettacolo – al Mandela Forum con “Te La Do' Io l'Europa”. Grillo è “un portavoce, che noi ringraziamo, perché ha smosso le nostre coscienze permettendoci di avere maggiore visibilità e portare alla luce certe tematiche. Sabato andrò ad ascoltarlo: lo avrei fatto anche se non fossi stata il candidato portavoce sindaco”.

Elezioni, la presentazione della lista del Movimento 5 Stelle

GRILLO VS PIZZAROTTI - E tuttavia, a proposito di sindaci, Federico Pizzarotti, sindaco di Parma è di nuovo sulla graticola per aver definito i candidati grillini alle elezioni europee degli “sconosciuti al territorio”, che ne pensa? “Intendiamoci – ha sottolineato Amato –, io ho votato per l’espulsione dei senatori” e tuttavia la vicenda parlamentare è un’altra cosa rispetto a quel che sta succedendo tra Grillo e Pizzarotti perché in questo caso “è la prova evidente che all’interno del Movimento 5 Stello si può dissentire. Beppe e Pizzarotti hanno parlato dissentendo su alcuni punti: uno la pensa in un modo, uno la pensa in un altro. Viva la democrazia”.

Ma chi ha ragione? “Anche Pizzarotti non era conosciuto prima di diventare il sindaco di Parma, ha una certa visibilità da quando ha vinto le elezioni. Noi partiamo da un’idea: essere cittadini al servizio di cittadini, la visività non fa parte di noi. Aspettarsi di conoscere tutti gli attivisti è un po’ strano, dice poco del Movimento 5 Stelle”. Quindi, in sostanza, condivide la risposta di Grillo a Pizzarotti? “La sua posizione non può essere che questa. Beppe non ci conosce uno per uno personalmente, Beppe è il garante. E il garante cosa fa: mette tre regole essenziali, l’onesta, la trasparenza e la disponibilità al servizio della cittadinanza”. Ha ragione Grillo.

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