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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Centrodestra, fra una settimana lo sfidante di Nardella

Ieri il vertice: a Firenze verso un candidato unico della società civile. Spunta il nome di Cesara Buonamici

"Venerdì 8 febbraio il tavolo regionale del centrodestra si riunirà ancora per definire le candidature nei comuni sopra ai 15mila abitanti". E fra queste anche quella di Firenze. E' quanto emerso dal vertice del centrodestra toscano che si è svolto ieri: al tavolo Susanna Ceccardi, coordinatrice della Lega Toscana, Stefano Mugnai, coordinatore regionale di Forza Italia, e Francesco Torselli, portavoce regionale di Fratelli d'Italia.

Il vertice regionale si è chiuso con l'impegno di dare ancora una settimana di tempo ai coordinamenti provinciali dei partiti per chiudere gli accordi a livello locale. Pertanto nei prossimi giorni i coordinatori provinciali di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia si troveranno nuovamente.

Da quanto emerso tutto lascia pensare che alla fine per Firenze, nonostante le candidature "di bandiera" già in campo (quella di Paolo Marcheschi per Fratelli d'Italia e di Jacopo Alberti per la Lega), il centrodestra si riunirà dietro un unico candidato civico.

In pole position sembra esserci ancora Ubaldo Bocci, il manager di Azimut, ma nelle ultime ore è spuntato anche un altro nome di richiamo: è quello di Cesara Buonamici, volto noto del Tg5 di Mediaset. La sua reazione alla proposta non è sembrata troppo convinta, ma l'impressione è che se Silvio Berlusconi darà il suo via libera all'operazione, le sue quotazioni potranno salire.

Il confronto fra i tre partiti, definito in una nota congiunta "proficuo sotto tutti i punti di vista", ha visto "tutti d'accordo sull'opportunità di rinnovare l'impegno all'unità del centrodestra, che quindi è deciso a confermare la formula vincente di questi anni, proponendosi come forza di governo credibile e alternativa alla sinistra in Toscana".

"Condivisione totale" anche sui criteri che dovranno ispirare le candidature alla carica di sindaco: "Radicamento sul territorio, credibilità e autorevolezza, prima ancora che l'appartenenza ad una delle tre forze della coalizione" sono ritenuti dai coordinatori regionali requisiti fondamentali nella scelta. "In linea con questo orientamento - spiegano Ceccardi, Mugnai e Torselli - non potrà mancare una forte apertura alla società civile".

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