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Elezioni regionali, corsa a ostacoli Pd: Bonafé si 'ritira', Saccardi si candida

La segretaria dem: "Non mi candiderò come governatrice". L'assessora alla sanità: "Ho i titoli per correre"

Ancora 'messaggi a distanza' dentro al Pd in vista delle prossime elezioni regionali toscane, in programma per la primavera del 2020.

La 'competizione' interna, per usare un eufemismo su quello che sta accadento dentro il Partito Democratico, è già partita da settimane, dopo le amministrative toscane dello scorso 26 maggio.

In quell'occasione la neo segretaria regionale dem Simona Bonafè ha ottenuto un doppio indubbio notevole successo (nonostante la crescita della Lega): una valanga di preferenze a livello personale alle elezioni europee, che le hanno riconfermato uno scranno a Bruxelles, e un cappotto '3 su 3' alla amministrative toscane, dove il Pd ha confermato i sindaci di Firenze Dario Nardella e di Prato Matteo Biffoni e riconquistato Livorno sostenendo Luca Salvetti.

Lanciata da questi risultati Bonafé, ora in 'tour' nei circoli di tutta la Toscana, sembrava a molti lanciata per la candidatura come 'governatrice' (peraltro una 'presidentessa' donna non c'è mai stata).

La diretta interessata però ha stoppato tutti. "Sgombriamo subito il campo, visto che il mio nome è stato tirato in ballo a sproposito. Non nego che in molti mi hanno chiesto di pensarci ma non intendo candidarmi alla presidenza della Regione Toscana", ha detto stamani a LadyRadio la segretaria regionale del Pd.

Il motivo? "Semplice. Sono stata votata da 170mila persone che alle europee hanno scritto il mio nome sulla scheda, non tradirò la loro fiducia".

Parole soavi per le orecchie del presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, sostenuto finora anche da Renzi e di fatto già 'autocandidatosi', con l'evento che nelle scorse settimane ha portato centinaia di pesone al Teatro Puccini e con l'intervista a Repubblica uscita domenica scorsa dove ha lanciato 50 punti programmatici (vi ricordate i 100 punti di Renzi?...).

Giani che, peraltro, è stato 'bacchettato', sempre sulle pagine di Repubblica, da un'altra contendente alla 'prima poltrona' di Palazzo Sacrato Strozzi: la (ex?) renzianissima, e molto vicina a Luca Lotti, Stefania Saccardi, al momento potente assessora alla sanità in Regione.

"Lui (Giani, ndr) ha titolo per candidarsi ma non si può partire dal candidato bensì da un ragionamento più vasto: dobbiamo vincere. Io faccio appello a lui e ad altri: tutti ora dovrebbero fermarsi. II candidato verrà dopo, sceglieremo tutti insieme, anche Giani", dichiara Saccardi a Repubblica in un'intervista uscita questa mattina.

La Saccardi chiede di allargare il campo del centrosinistra non talgiando fuori nomi come Federico Gelli, Federica Fratoni, Monia Monni ma nemmeno l'ex Pd e poi Mdp-Articolo 1 Serena Spinelli e l'ex Forza Italia Gabriele Toccafondi (già eletto parlamentare alle ultime politiche con il sostegno del Pd). Poi la richiesta di evitare le primarie per arrivare ad una candidatura unitaria. Se però si arriverà alle primarie lei, si inuisce chiaramente, si candiderà. Questo l' 'avviso' agli altri contendenti.

"Le primarie per la scelta del candidato governatore sono un errore, perché in un momento in cui il Pd ha bisogno di tenere insieme tutte le forze politiche e le energie, si corre il rischio di dividersi e poi di perdere - si legge ancora nell'intervista rilasciata a Repubblica -. Io ed altri amici siamo al lavoro per una candidatura unitaria. Se l'operazione non riuscisse, che primarie siano. E io ritengo di avere il titolo per correre".

"Abbiamo bisogno di un profilo in grado di unire. Di una figura che rivendichi che i valori messi in campo dal governo Rossi in questi anni sono validi e possono rappresentare il punto di partenza per il programma 2020. Ambiente, lavoro, sviluppo", aggiunge Saccardi. Bonafé la segue nel preferire "un altro metodo" rispetto alle primarie.

Si vedrà. Altri nomi sono usciti come papabili candidati, tra cui anche lo stesso Federico Gelli. Dall'altra parte invece, nel centrodestra, oltre alla commissaria toscana del Carroccio Susanna Ceccardi, le cui quotazioni però sono un po' scese dopo le elezioni di maggio, è spuntato tra gli altri il nome del giornalista Mediaset Paolo Del Debbio. Per ora poche certezze ma dopo l'estate i giochi veri dovranno partire. Le regionali sono dietro l'angolo.

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