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Martedì, 30 Aprile 2024
Elezioni comunali 2024

Oltre mille persone per il 'civico' Schmidt: "Noi siamo liberi, non dovremo più pagare le clientele" / FOTO

All'ex Tuscany Hall via ufficiale alla campagna del candidato del centrodestra: Cascine 'Central Park' e più sicurezza, ma anche alberi, servizi culturali e più asili nido

"Con noi alla guida della città, non dovremo più pagare le clientele, perché noi siamo liberi". Il titolo, come si dice in gergo giornalistico, Eike Schmidt lo dà all'ultima frase, quella ad effetto, di fronte ai mille accorsi a vederlo questa sera al Teatro Cartiere Carrara, l'ex Tuscany Hallo di lungarno Colombo.

All'inizio dieci minuti di discorso in solitaria, ripercorrendo le tappe che lo hanno portato a Firenze. "La prima volta, con mia nonna, negli anni '80. Mi sono subito innamorato", assicura in un italiano praticamente perfetto, fresco fresco di cittadinanza tricolore. Tricolori che in sala non ci sono, mentre sulle sedie fiocanno le bandierine, stile convention americana, con il giglio di Firenze.

Campeggiano la scritta 'Firenze Magnifica', slogan del candidato del centrodestra, e palloncini bianchi, rossi e viola. Nessun simbolo dei partiti che lo appoggiano: Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega. L'ex direttore degli Uffizi è un candidato 'civico' e tale deve rimanere.

Non un caso, allo stesso modo, che sul palco non lo preceda nessuno. Nemmeno in platea big nazionali, a parte il reponsabile organizzazione del partito di Giorgia Meloni, il deputato fiorentino Giovanni Donzelli. Certo, ci sono consiglieri regionali, comunali, di quartiere. C'è anche l'ultimo 'trofeo' strappato al Pd, quel Paolo Bambagioni, ex consigliere regionale dem, passato armi e bagagli con il centrodestra. Ma uomini e simboli della destra 'vera', almeno per ora, restano in disparte.

"Negli anni '90 sono tornato a Firenze per il dottorato, sui Medici", prosegue dal palco Eike, mentre scorre il rapido video lanciato sui social destando notevole curiosità. Anche in sala, del resto, tanti sono venuti per "capire un po' chi è". Lui fa di tutto per mostrarsi fiorentino doc, "ho amici in tutta la città, a Novoli. Mio cognato Mario sta allo Statuto".

All'inizio un po' di impaccio c'è, non è un politico e si vede. "È un diesel", assicura però chi lo conosce bene e lo segue da vicino. Il pubblico lo osanna con diversi applausi, anche se a volte chiamati dall'intervistatore, Mario Tenerani, giornalista di LadyRadio ed ex consigliere comunale di Forza Italia: "Applaudite, ad Eike non dispiace".

Quanto ai temi programmatici, ci sono quelli cari al centrodestra come sicurezza e degrado, ma anche proposte che non dispiacerebbero a sinistra: "Servono più servizi sociali diffusi sul territorio, asili nido dove poter lasciare i figli fino alle 19, spazi di aggregazione per i giovani". Musica, se arrivassero, per chi ha bimbi piccoli.

E poi più attività culturali e sportive per riqualificare il parco delle Cascine ("sarà il nostro Central Park, anche a New York negli anni '80 c'era un morto al giorno"). Qui parte uno degli applausi più convinti. Tocca ovviamente il tema della sicurezza: "Dove c'è degrado, si sono più reati. Dobbiamo tornare ad avere una città dove sentirci sicuri ovunque, nelle grandi strade come nei vicoli e nei parchi". Quanto alla polizia municipale "torni ad essere un deterrente", mentre adesso Firenze "è la città più multata d'Italia e questo multificio deve finire".

Non manca un ritorno sul tema tramvia, dopo l'uscita a Quaracchi e la richiesta di "rivedere tutto". "Non possiamo disfare, come Penelope di notte con la sua tela, le linee già attive. Ma dobbiamo rivedere quelle ancora da costruire", dice. Tecnicamente quella piazza della Libertà - Campo di Marte - Rovezzano potrebbe ancora essere rivista. "I binari hanno stuprato la città", lo sprona ad essere più duro Mario Tenerani.

Schmidt attacca sul Maggio Fiorentino diventato una "voragine mangiasoldi", chiede "studentati veri per gli studenti e non falsi Student Hotel, perché adesso i prezzi delle case sono inaccessibili", chiede "un divretimento che non danneggi i residenti, oggi ostaggio di degrado e battaglie tra bande", si schiera per una "accoglienza sì (il pubblico resta tiepido, ndr) ma senza cedere sul piano della sicurezza". Sul tema invoca anche un incontro settimanale del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, "non due o tre volte all'anno come accade oggi" e "un osservatorio permanente".

Di nuovo sulla tramvia, "non siamo contro lo sviluppo della mobilità, ma contro mezzi vetusti che nessuno utilizzerebbe", chiede di "sostituire la foresta di pali con una foresta di alberi", "collegare meglio la Piana e integrare il sistema con la rete ferroviaria, utilizzando di più le stazioni già presenti".

Poi le proposte di "maggiore assistenza agli anziani a domicilio e rette basse per chi affida i figli agli asili", come aiuti a combattere la denatalità, "favorire gli affitti lunghi invece che quelli brevi (ma Forza Italia appoggia i ricorsi contro la norma 'stop Airbnb' voluta da Nardella, ndr)" e "gestire meglio i flussi turistici".

Come pagare tutto questo? "Cambiando la guida della città, non dovremo più pagare 'i clienti'", risponde appunto Schimdt, intendendo ovviamente le clientele. E poi "invece di pagare l'isola sull'Arno (proposta messa in campo da Funaro, ndr) possiamo pagare tutti gli asili". Chissà se basteranno davvero.

Quanto allo stadio parla di "grande spreco di soldi pubblici". "Lo stadio arriverà a costare in tutto 250 milioni di euro e tutto il resto, compreso il centro commerciale, altri 250 milioni di euro", dice Schmidt, anche se, dettaglio non da poco, in realtà il centro commerciale è stato eliminato con l'approvazione del Piano operativo.

"Credetemi, abbiamo tutte le carte in regola per rendere di nuovo Firenze magnifica". La serata è finita, partono i selfie con i presenti. Per il centrodestra è una "giornata storica".

"Se il buongiorno si vede dal mattino... vedere tutte queste persone fa impressione", dice Jacopo Cellai, coordinatore fiorentino di Fratelli d'Italia ed espertissimo consigliere comunale, dopo quattro mandati e venti anni a Palazzo Vecchio. "Momento storico" anche per Federico Bussolin, coordinatore della Lega fiorentina. "Ci sono persone che non ho mai visto, forse non hanno mai votato centrodestra. Attorno a Schmidt c'è grande curiosità. Teatro pieno, bel segno: una sfida vinta", sintetizza Marco Stella, coordinatore e consigliere regionale di Forza Italia. Se son rose fioriranno.

FOTO - In oltre mille per il 'civico' Eike Schmidt

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