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Lunedì, 29 Aprile 2024
Rottura definitiva

Del Re sbatte la porta: lascia il Pd e annuncia la lista civica

“Pronti a collaborare con altre forze di centrosinistra” E a Palazzo Vecchio nasce un nuovo gruppo consiliare

Una lista civica per raccogliere le energie positive di Firenze, in contrapposizione al Partito democratico, per “garantire una pluralità di voci, contro l’astensionismo”, con apertura ad una coalizione di centrosinistra alternativa (al momento, sulla carta, con Italia viva). Alla fine è arrivato l’annuncio: dopo il “no” dem alle primarie, l’ex assessora Cecilia Del Re abbandona il partito e rilancia, portandosi dietro anche diversi consiglieri comunali (con il gruppo di Firenze democratica) e di quartiere.

“Confronto negato, inevitabile non rinnovare la tessera”

“Dopo l’assemblea del 4 dicembre (quella che ha sancito la scelta di Funaro come candidata per Palazzo Vecchio, ndr) e dopo i mesi di forzature e confronti negati che l’hanno preceduta, insieme ad altre iscritte e iscritti del Pd riteniamo inevitabile non rinnovare la tessera del Partito democratico. Crediamo ancora nei valori fondativi del partito e proprio per questo non è possibile riconoscersi nella gestione di questo Pd cittadino. Il Partito Democratico di Firenze ha scelto la chiusura invece della partecipazione, la prepotenza invece dell’ascolto e del dialogo, la paura al posto del coraggio”, scrive in una nota.

“Non vogliamo e non possiamo disperdere le energie di questi ultimi mesi – e riteniamo importante essere ancora presenti in città per garantire una pluralità di voci e per combattere l’astensionismo: il sentimento di rassegnazione è ciò che più ci spaventa perché ha preceduto da sempre i periodi più bui della storia delle nostre democrazie. È il momento di ‘fare rumore’, un rumore costruttivo e propositivo, non di stare ferme/i e zitte/i. Insieme ad un gruppo di eletti in Comune, nei consigli di quartiere e a membri della società civile, daremo quindi vita ad una lista civica di centrosinistra nella quale far confluire le forze vive della città. Un laboratorio di idee e proposte per Firenze e per la sua area metropolitana aperto alla partecipazione di tutte e tutti”. 

Rottura a Palazzo Vecchio e nei Quartieri

Lo strappo ha già avuto conseguenze immediate, con la nascita di un nuovo gruppo consiliare a Palazzo Vecchio, Firenze democratica’.  Tre i fuoriusciti: Leonardo Calistri, Stefano Di Puccio e Massimiliano Piccioli, a loro si aggiungono altri 12 ormai ex dem eletti nei consigli di quartiere. Per Calistri, Di Puccio e Piccioli, il Pd fiorentino “è chiuso in se stesso, non dialogante e insofferente a chiunque non sia allineato ai vertici del partito stesso. Anche nel percorso che ha portato all'assemblea cittadina dello scorso 4 dicembre, abbiamo assistito a mancanza di trasparenza e dialogo in cui non è possibile riconoscersi. Non solo perché le eventuali minoranze meritano rispetto, ma perché è evidente la volontà di una parte di far finta che l'altra non esistesse perché non allineata, quindi non voluta nel partito”. Ora, sottolineano, “continueremo a garantire l'appoggio alla maggioranza sul programma di mandato, mentre sulle questioni nuove che dovessero emergere valuteremo di volta in volta il nostro voto, sempre pronti al dialogo e al confronto”.

Alle elezioni apertura a coalizione alternativa al Pd

Le stesse parole usate da Cecilia Del Re per aprire a tutte le forze del centrosinistra in città, “pronte a costruire un progetto alternativo per Firenze e non sono allineate alla continuità imposta dal Pd di Nardella. Siamo disponibili cioè a far parte anche di una possibile coalizione con altre forze civiche e politiche ancorate nei valori del centrosinistra”.

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