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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni comunali 2019

Elezioni, 36 in consiglio comunale: chi entra e chi è in forse, tutti i nomi

Il Pd dovrebbe averne 19-20, la Lega 4: resta qualche nome in forse, dipende dal premio di maggioranza e dalla ripartizione dei 'resti' dei voti

Chi entrerà nel prossimo consiglio comunale, nel Salone dei Duecento? Sicuramente vi siederanno 36 consiglieri, anche se al momento non tutti i nomi sono sicuri.

Ancora in corso infatti i complicati calcoli sul premio di maggioranza alla coalizione vincitrice di Dario Nardella, che potrebbe avere 24 seggi (coalizione dove il Pd fa la parte del leone con il 41,2%, ma va molto bene anche la Lista Nardella con l'8,3%). Qualche candidato dunque balla ancora.

Ai dem dovrebbero comunque andare 19-20 seggi, forse 21. Dovrebbero essere sicuri almeno 19. I primi 4, nell'ordine di preferenze ricevute, sono gli assessori uscenti allo sviluppo economico Cecilia Del Re (2.697 preferenze), al sociale Sara Funaro (2.009), allo sport Andrea Vannucci (1.969) e alla sicurezza Federico Gianassi (1.615).

La Del Re quindi regina delle preferenze, con un vero e proprio boom: polverizzato il record di Graziano Cioni, che nel 2004 ne prese, candidato con i Ds, 2.017 (Cioni a questo giro si candidava come capolista nella lista Punto e a Capo, con candidato sindaco Mustafa Watte. Lista che però ha raccolto appena lo 0,47%, ultima tra le liste in campo).

Gli altri dem che dovrebbero entrare in consiglio comunale, in caso di 19 eletti, sono: la 25enne Letizia Perini (nipote della neo presidente del Quartiere 3 Serena Perini, ha raccolto 1.293 preferenza), Cosimo Guccione (1.196 preferenze), l'assessore uscente Massimo Fratini (1.153), Nicola Armentano (1.025), il segretario cittadino del Pd Massimiliano Piccioli (961), Fabio Giorgetti (889), Alessandra Innocenti (768), Laura Sparavigna (747), Luca Milani (673), Benedetta Albanese (655), Enrico Conti (610), Maria Federica Giuliani (598), Renzo Pampaloni (545), Leonardo Calistri (536), Donata Bianchi (517). In caso il Pd avesse 21 eletti entrerebbero anche Patrizia Bonanni (501 preferenze) e Francesca Calì (483).

Ma i giochi non si chiudono qui. Infatti molti tra gli eletti, soprattutto quelli ai primi posti per preferenze, sono in corsa per un assessorato, e chi diventa assessore libera il posto da consigliere comunale, facendo scattare nuovi ingressi secondo l'ordine delle preferenze ottenute.

Alla Lista Nardella potrebbero andare 3 consiglieri: l'ex direttore della Caritas Alessandro Martini (913 preferenze), l'assessore all'ambiente uscente Alessia Bettini (455) e Mimma Dardano (395). In forse l'ex ambasciatore Marco Del Panta.

Se alla maggioranza vanno 24 seggi, ne restano 12 per l'opposizione. Potrebbero andare, come detto i giochi non sono chiusi ed il condizionale è d'obbligo, 4 alla Lega, che alle comunali fiorentine ha preso il 14,4% (il coordinatore cittadino Federico Bussolin, il tassista ex Forza Italia Luca Tani e poi Antonio Montelatici e Michela Monaco), uno a Forza Italia (Jacopo Cellai) e uno a Fratelli d'Italia (Alessandro Draghi).

Oltre a tutti quelli già elencati entrano i candidati a sindaco Ubaldo Bocci, che correva per il centrodestra e che ha raccolto in tutto solo il 24,7%, ben al di sotto delle aspettative della coalizione, Antonella Bundu (candidata della sinistra, per lei 7,29% dei voti) e il candidato del Movimento 5 Stelle Roberto De Blasi, che si è fermato, al quarto posto, al 6,6%.

Se lo scenario fosse questo, resterebbero altri tre seggi da assegnare. Sicuri di entrare dovrebbero essere Dmitrij Palagi (capolista di Firenze Città Aperta, una delle tre liste che sosteneva la Bundu) e l'avvocato e imprenditore Lorenzo Masi per i 5 Stelle. L'ultimo seggio se lo giocherebbero proprio la coalizione che sosteneva la Bundu e il Movimento 5 Stelle.

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