Elezioni, Rossi e Speranza (LeU): “Il Pd va a destra, no a governo di larghe intese”
I due esponenti di Liberi e Uguali attaccano Renzi: “Politiche economiche come la destra”
“Ieri sera ero in Emilia, dove il Pd ha candidato Pierferdinando Casini a Bologna e Beatrice Lorenzin a Modena (entrambi provenienti dal centrodestra, ndr). Ma questa non si chiamava l'Emilia rossa? Molte persone di sinistra che sono deluse da questo Pd”.
A dirlo, questa mattina a Firenze, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, esponente di punta di Liberi e Uguali (non candidato alle elezioni politiche del 4 marzo), sottolineando lo “spostamento a destra” del partito democratico e appellandosi al popolo di sinistra.
“Il voto utile a sinistra è il nostro”, ribadisce Rossi, che stoppa una possibile intesa post elettorale: “Con un Pd che guarda a destra nelle politiche economiche e sociali e nella presentazione delle candidature, per noi è molto difficile guardare ad intese”.
L'occasione era una conferenza stampa congiunta con Roberto Speranza, anche lui ex Pd e ora candidato con LeU nei collegi plurinominali di Toscana 1, 3 (collegio che comprende anche Firenze) e 4.
Sulla stessa lunghezza d'onda di Rossi insiste Speranza: “Tra i programmi di Renzi e Berlusconi c'è condivisione, ma noi, voglio dirlo con chiarezza, non staremo in un governo di larghe intese”. Domani si terranno, più o meno in contemporanea, gli incontri pubblici di Pietro Grasso (leader di LeU) al teatro Puccini e del segretario del Pd Matteo Renzi a Scandicci.