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Elezioni 2018

Elezioni 2018, proteste per l'invito a CasaPound: il preside del Marco Polo annulla l'incontro

Pd, LeU, Cgil e Potere al Popolo protestano: “No a fascismo e odio razziale”. Il preside: “Sono antifascista ma è lo Stato che li fa partecipare"

Alla fine è stato annullato l'incontro organizzato dal preside dell'istituto tecnico per il turismo Marco Polo per domani mattina, martedì 20 febbraio, al Teatro della Compagnia di via Cavour. L'invito era stato rivolto ad un esponente a testa di Pd, LeU, M5S, FdI, Potere al Popolo e CasaPound. E' stata proprio la presenza del candidato dei 'fascisti del terzo millennio' a far saltare tutto, dopo l'annuncio che Pd e Liberi e Uguali non avrebbero partecipato.

“Casapound rivendica la rinascita di fascismo e nazismo, incitando all’odio razziale. Il richiamo alle tesi nazifasciste è sinonimo di violenza, di aggressioni, intimidazioni e disprezzo della democrazia. Non è un caso che Traìni, che a Macerata ha sparato ai sei ragazzi africani e alla sede del PD, fosse per sua stessa ammissione un fascista”, le parole di Marco Recati e Massimiliano Piccioli, segretari metropolitano e cittadino del Pd.

Dello stesso tenore le dichiarazioni di Liberi e Uguali. “Nessun confronto con forze neo-fasciste. Il fascismo non è una opinione ma un crimine. I nostri candidati non legittimeranno mai esponenti di movimenti neo-fascisti che, come sancisce la Costituzione, non dovrebbero neanche organizzarsi”, recita la nota diffusa da LeU.

“Chi si nasconde dietro alla legalità per giustificare l'agibilità data al fascismo dovrebbe ricordarsi come sia responsabile anche chi si macchia di connivenza e dà spazio ai loro proseliti xenofobi e anticostituzionali”, si legge nel comunicato di Potere al Popolo, che tuttavia non avrebbe rinunciato all'incontro per “non lasciare come unici relatori dell'iniziativa i fascisti di CasaPound, ancor di più dopo l'attentato di Macerata”.

Un appello affinché tutte le “forze antifasciste” non partecipassero all'incontro era arrivato nelle scorse ore anche dalla Cgil. “Con disappunto e preoccupazione abbiamo saputo dell'invito a CasaPound. Eppure non sono passati molti anni dal brutale assassinio dei due cittadini senegalesi proprio nella nostra Firenze, Città Medaglia d'oro alla Resistenza, ad opera di un militante di CasaPound”, sottolinea Paola Pisano, segretaria generale Flc Cgil Firenze, ricordando la strage di piazza Dalmazia del 13 dicembre 2011, quando l'estremista di destra Gianuca Casseri sparò e uccise Diop Mor e Samb Modou.

“Sono antifascista, per me il fascismo andrebbe bandito, ma sono lo Stato e il nostro sistema democratico che fanno partecipare CasaPound alle elezioni. E dal momento che partecipano, avevo deciso di invitare tutti i candidati. Non scelgo io chi escludere e chi no”, la difesa del preside dell'istituto, Ludovico Arte, che nel tardo pomeriggio di oggi, dopo le proteste, ha deciso per la marcia indietro. L'incontro, destinato agli alunni delle classi quarti e quinte e incentrato sulle proposte dei vari partiti in vista delle prossime elezioni politiche del 4 marzo, si terrà quindi a porte chiuse, solo tra professori e ragazzi.

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